Twitter contro Facebook, tu da che parte stai?
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Twitter contro Facebook, tu da che parte stai?

Homo sit naturaliter animal socialis

social-network

Il vecchio Seneca aveva proprio ragione ad affermare che “l’uomo è per natura un animale sociale” (ecco a cosa servono 5 anni di latino - sic!), è ineluttabile, ogni essere umano, anche il più misantropo, ha bisogno di vivere in una comunità: che sia capo, appartenente o outsider, si deve sempre sentire parte di uno o più insiemi di persone. Se fino a 10 anni fa l’unico modo per ritrovarsi coi propri amici era andare al baretto sotto casa, all’oratorio o sul tipico  “muretto” di quartiere, oggi la situazione è totalmente rivoluzionata dall’avvento di Internet.

Se vi dico “Internet Social Network” cosa vi viene in mente? Facebook? Twitter? Badoo? NetLog? MySpace? Sto parlando ostrogoto?

Se avete risposto “SI” all’ultima domanda allora urge un ripassino veloce sul significato di “Social Network” su Internet, per fortuna che la Wikipedia sa tutto di tutto e ci dice che:

La versione di Internet delle reti sociali è una delle forme più evolute di comunicazione in rete. La rete delle relazioni sociali che ciascuno di noi tesse ogni giorno, in maniera più o meno casuale, nei vari ambiti della nostra vita, si può così "materializzare", organizzare in una "mappa" consultabile, e arricchire di nuovi contatti.

Forse un po’ abbottonata come definizione, ma rende l’idea.

The Social Network Era

facebook

Dopo averla presa un po’ larga focalizziamoci sul tema dell’articolo (mica abbiamo tutto il giorno!).

Non so se è deformazione professionale o semplice coincidenza, ma ho notato che negli ultimi mesi, un giorno si e l’altro pure, nei servizi dei telegiornali fa capolino un particolare social network che anche in Italia sta avendo un certo successo: Facebook.

Chi non ha visto almeno un servizio sui gruppi di Facebook dedicati ai boss della mafia o dei fan degli stupri? - com’era quella storia della madre dei cretini sempre in cinta?

E’ un fatto assodato che i Social Network stiano entrando prepotentemente all’interno delle vita di tutti i giorni, andando a sopperire a quel “bisogno di socialità” che tanto atavicamente c’attanaglia.

Allora è già tutto deciso? Facebook è il vincitore? Andiamo tutti su Facebook e “ Libiam ne’ lieti calici “ come direbbe la Traviata di Verdi! - calma un passo, Facebook ha un larghissimo bacino di utenti (che ne sta decretando il grande successo) ma non tutti i Social Network sono uguali, ognuno ha i propri pro e contro e non è detto che quello che al momento è il più usato sia anche quello che “fa per noi”.

Davide contro Golia

Se fino a poco tempo fa MySpace era la rivelazione del momento, oggi è Facebook a detenere lo scettro del comando, cosa vuole dire questo? Semplice: prima di assegnare la corona al vincitore, aspettiamo che la gara sia conclusa. Affermare che Facebook sia il re dei social network è prematuro e buttarsi sul Social Network più capiente non è necessariamente la scelta più conveniente.

Non mi soffermerò particolarmente a lungo sulla descrizione di Facebook che è già stato oggetto di un articolo di Radio Rebele, ma al contrario parlerò di un altro Social Network, dato come possibile concorrente, più snello ed essenziale rispetto a Facebook: Twitter.

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Mentre Facebook ha spopolato per la possibilità di concedere l’amicizia a una serie di persone e solo a quelle consentire di vedere stato, foto, filmati e pensieri, la rete di contatti di Twitter si basa sul microblogging multilivello.

Microblogging perché gli utenti di Twitter possono mandare aggiornamenti costanti via SMS, Instant Messenger (Jabber), e-mail o tramite applicazioni create appositamente come Twitterrific ed ovviamente il sito di Twitter.

La particolarità di Twitter è che i messaggi pubblicati hanno l’intenzione di informare sul proprio status, come ci si sente oppure cosa si sta facendo in quel momento. Il tipico esempio è: “Pinco Pallino assiste al discorso di Obama”, ma anche “Pinco Pallino è felice come una pasqua” e perfino “Pinco Pallino si fa il bagno perché puzza come una capra”.

Multilivello perché è possibile selezionare gli amici più intimi a cui possono arrivare tutti i propri status, fino al “bagno per la puzza di capra”, mentre per tutti gli altri è possibile far vedere solo gli status più ufficiali, come “il discorso di Obama”.

Twitter permette quindi di seguire le informazioni “ufficiali” di tutti senza dover attendere il permesso da parte del “seguito”, al contrario se un seguito non vuole concedere il permesso, deve bloccare gli inseguitori (detti followers). La filosofia di Twitter si basa sull’always on, sempre “connessi” - o quasi - e permette ai nostri followers di seguirci senza muovere un dito, dato che ricevono le nostre notizie sui loro profili.

Benché siano due Social Network, Facebook e Twitter assolvono lo stesso compito ma in modi e con significati diversi, se “Faccialibro” permette di tenersi in contatto e soprattutto aggregare persone che si frequentano o che si sono perse di vista, Twitter pensa a suddividerli in livelli di fiducia ed a mantenerli sempre aggiornati su quello che si sta facendo.

Al momento Facebook sta continuando ad offrire sempre più servizi, tanto che buona parte dei suoi utenti lo usa per tutto: per spedire email, messaggi istantanei, pubblicazione foto/video e come passatempo, tutti servizi utili, ma anche affamati di “banda”, al contrario Twitter è rimasto attaccato ai servizi per cui è nato, cercando di minimizzare e velocizzare al massimo il tempo richiesto per accedere al proprio servizio.

Chi vincerà tra i due ce lo può dire solamente il futuro; intanto Davide sta sfidando Golia, voi da che parte state?