Informazione o reality, la lotta per essere
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Informazione o reality, la lotta per essere "eticamente" corretti.

Lunedì sera mentre telegiornali e canali televisivi si affannavano a parlare della morte di Eluana Englaro,canale 5 mandava in onda la sua normale programmazione dedicata al Grande Fratello. Al termine del reality uno speciale del Tg5 parlava della scomparsa della donna lecchese mentre a Enrico Mentana era negata la possibilità di trasmettere al posto della “casa” il programma televisivo Matrix.

Conseguenze, le sue dimissioni da direttore editoriale, la sospensione di Matrix e per martedì 17 febbraio, i giornalisti del Tg5 e di Videonews decidono di indurre una giornata di sciopero, rifiutando la stop al programma di Mentana e stabilendo di non occupare i suoi spazi ora lasciati vuoti.

Comunque non molti italiani sembrano scandalizzati dalla vicenda : il Grande Fratello ottiene uno share del 31,78% e i reality in programmazione battono pure i programmi di approfondimento presenti su altre reti. Show must go on, quando si deve scegliere tra affari ed informazione probabilmente i soldi fanno gola a tutti e l’eutanasia è meno interessante di un’eliminazione.

Attenzione però a demonizzare tale scelta perché quando un programma di approfondimento (che parla per la ventesima volta della stessa cosa) deve arrivare primo a tutti i costi, ha inviati pronti a fornire le immagine o le informazioni più esclusive senza alcun rispetto, ha indignati speciali e filmati strappa lacrime per gli spettatori più sensibili gatta ci cova. Perché si tratta un altro esempio di sciacallaggio televisivo, dove l’audience conta sicuramente di più dell’informazione. Insomma verrebbe da dire chi non ha peccato scagli la prima pietra.

Nel frattempo il popolo italico fa le sue scelte e canale 5 fa il colpo, lasciando che altri si occupino della gravosa vicenda.