Un cancro da estirpare: il turismo sessuale.
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Un cancro da estirpare: il turismo sessuale.

Numeri da far girare la testa oppure da nascondersi per la vergogna.

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10 milioni di bambini abusati sessualmente nel mondo (il 90% è femmina), un giro d’affari di 250 miliardi. Ma sopratutto 80.000 italiani che all’anno si recano all’estero per fare sesso con giovani bambini, un adolescente o comunque  un minorenne. E l’Italia al primo posto in Europa per lo sfruttamento sessuale.

Questa bestiale abitudine costa poco, anzi pochissimo, una volta arrivati a destinazione. Massimo 40 dollari (a volte anche 5, come in Brasile) e  si avrà l’occasione di avere un rapporto sessuale. Il problema è con chi. Si tratta di un minorenne ma il turista (attorno ai 25/30 anni, altro che anziano represso) fa poche domande o comunque si fida dell’età dichiarata (anche se è del tutto evidente che si tratta di una bugia).

Mete ambite per questo bieco tipo di turismo nazioni povere del mondo o che comunque pongono pochi problemi, chiudono un occhio. Sud- est asiatico ma anche sud America ed Europa Orientale come Russia e Repubblica Ceca. E il più delle volte si utilizza la povertà come arma a proprio favore, bambine e bambini che si prostituiscono per portare a casa qualche soldo (magari pure costretti dai genitori) o per potersi comprare la droga. E poi tutte le tristi conseguenze del caso : malattie, aborti, suicidi e stupri.

Per contrastare il fenomeno occorrerebbe come minimo una maggiore cooperazione internazionale e massima vigilanza da parte degli organi di polizia e delle istituzioni di ogni paese (sopratutto quelli coinvolti). Ma non sempre questo sembra possibile dato le innumerevoli convivenze e alzate di spalle.

Vi è poi un ulteriore e conclusivo aspetto da considerare : il mercato esiste perché vi è una domanda in tale direzione. Un vizio, un capriccio, un disturbo del ricco mondo occidentale che rivela così tutto il suo squallore morale e non solo.

Il Gorgonuata.