Comincia domenica, a Melbourne con il Gran Premio d’Australia, il campionato mondiale di Formula 1, stagione 2009. Favoriti per la vittoria finale Lewis Hamilton, campione in carica, i piloti della scuderia Ferrari Kimi Raikkonen e Felipe Massa (reduce dalla delusione/beffa dell’anno scorso), Robert Kubica, prima guida in casa BMW, infine Fernando Alonso per la Renault. Non mancano però possibili sorprese, come Rubes Barrichello e Jenson Button, i quali con la scuderia Brawn GP (ex Honda), hanno strabiliato gli avversari negli ultimi test (nei quali invece la McLaren non è apparsa molto competitiva, almeno per l’inizio della stagione).
17 Gp per assegnare il titolo, il quale andrà a chi avrà conquistato più punti, non vinto più gare. Immutato il punteggio (10 punti al primo, 8 al secondo, 6 al terzo e così via) mentre la proposta di assegnare il campionato al pilota più volte primo al traguardo, in seguito alle proteste dei vari team, è stata rinviata al 2010, quando verrà ridiscussa. Solito programma spalmato lungo l’intero fine settimana : venerdì prove libere, sabato libere e qualifiche, domenica gara.
Tolto il Gp del Canada sparisce così la Formula 1 dal continente nordamericano. In Europa, cancellato l’appuntamento con il Gran Premio di Francia, è ora a rischio la tappa inglese e il circuito di Silverstone, per quest’anno comunque graziato (dal 2010 invece il GP di Gran Bretagna si correrà a Donington Park). Novità il Gran Premio di Abu Dhabi, dove si terrà l’ultima gara del mondiale.
Da venerdì insomma comincerà a farsi sul serio e torneranno a parlare i motori. Un nuovo grattacapo tuttavia mette già a rischio l’inizio del campionato. Alcune scuderie infatti utilizzano diffusori (ossia le parti terminali del posteriore della vettura) modificati, sui quali, comunque, i commissari non hanno ancora trovato nulla di irregolare. Ma nel caso di risultati estremamente positivi in gara per questi team i concorrenti saranno pronti a scatenare battaglia, tramite proteste e ricorsi. L’ennesimo strascico polemico appare così pronto per essere portato in tavola.