Mentre in Abruzzo, all’Aquila e nei paesi circostanti si continua ancora a scavare tra le macerie, la terra non smette di tremare. Una nuova scossa dopo quelle dei giorni precedenti si è registrata alle 6.27 di magnitudo 3.7.
L’ultimo bilancio parla di 272 vittime (di cui 16 bambini), 3 le salme ancora da identificare, 1.179 feriti (di cui un centinaio sono gravi) e una trentina circa i dispersi, le cui ricerche continueranno fino a domenica per essere poi definitivamente sospese. Con il passare del tempo si affievoliscono le speranze di rinvenire persone ancora vive, ma a volte accadano ancora miracoli : una ragazza di 21 è stata tratta in salvo a 42 ora dal sisma. Sono così ormai più di un centinaio gli individui estratti dalle macerie ancora in vita.
Salvo rinvio, venerdì mattina allo stadio dell’Aquila si terranno i funerali delle vittime del terremoto ai quali dovrebbero partecipare le massime cariche dello Stato. E mentre per i prossimi giorni si attende l’annuncio di una giornata di lutto nazionale dopo le visite del premier Silvio Berlusconi si recherà in Abruzzo il capo dello Stato Giorgio Napolitano, e poi probabilmente nella seconda metà del mese Papa Benedetto XVI.
Accanto ai morti e ai feriti vi sono poi i sopravvissuti che hanno visto la propria abitazione crollare interamente o subire danni. Gli sfollati sono circa 28.000 e all’Aquila e nei paesi circostanti sono state allestite 30/31 tendopoli in grado di ospitare almeno 17.772 persone, anche se quelle assistite e sfamate sono ben 18.000 grazie a 24 cucine da campo. Altri invece continuano a dormire nelle proprie auto per stare vicino alle proprie case o sono ospitate negli alberghi requisiti lungo la costa abruzzese o hanno lasciato la regione per stare da amici e parenti. I soccorritori hanno raggiunto la cifra di 8.500, tra volontari, militari, vigili del fuoco e forze dell’ordine.
I danni sul territorio sono gravissimi: duramente danneggiato il capoluogo Abruzzese (dove ad esempio è crollata parte della casa dello Studente, un dormitorio per ragazzi universitari, il palazzo del governo e l’ospedale cittadino è stato in parte dichiarato inagibile) così come i comuni della provincia. Interi centri abitati sono crollati, in particolar modo i centri storici di alcune piccole comunità minori e città come Onna,Fossa, Paganica,Villa S.Angelo, Tempera sono diventate simbolo di lutto e devastazione. Duramente colpito anche il patrimonio artistico e culturale della regione : in pratica in nella provincia dell’Aquila ogni chiesa e edifico storico è stato colpito in modo più o meno grave.
Subito dopo la tragedia si è messa in moto la macchina della solidarietà anche se non sono mancate polemiche sulla prevedibilità o meno del sisma o sull’accettazione degli aiuti internazionali e tentativi barbarici di sciacallaggio e truffe ai danni della popolazione già duramente colpita. Si attende ora la ricognizione e la conta dei danni e degli edifici inagibili, per dare il prima possibile il via alla ricostruzione, la quale tuttavia, si stima, andrà incontro a molte difficoltà e sarà lunga. Ma l’Aquila e la sua popolazione hanno voglia di tornare a vivere e in questo non dovrà certo essere lasciata sola.
Ma quali sono e di chi sono le responsabilità di tanta devastazione? Perché interi edifici, anche di recente costruzione, sono crollati o hanno subito danni?E la normativa antisismica, dov’era? In un momento come questo dove ancora si rinvengono cadaveri i tra le macerie forse è troppo presto chiudere giustizia e spiegazioni ma non vi è dubbio che queste in futuro dovranno essere date, anche in nome di coloro che non potranno più chiederle.
In conclusione ecco alcune iniziative di solidarietà a cui tutti possono partecipare :
- numero di conto corrente postale aperto dalla regione Abruzzo per poter compiere donazioni :
numero 10400000 causale “pro terremotati”.
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per raccogliere fondi a favore della popolazione dell’Abruzzo si può spedire un SMS dal valore di 1 euro o telefonare, donando 2 euro, al numero 48580
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Poste Italiane ha aperto un conto corrente per raccogliere fondi a favore delle popolazioni colpite (sotto) e ha istituito un numero speciale con il quale i clienti PosteMobile possono donare 1 euro inviando un sms al numero di solidarietà 377.2048580. conto corrente 10 40 0000 intestato a “Poste Italiane per l’Abruzzo”
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si possono effettuare donazioni alla Croce Rossa Italiana tramite
Il Conto corrente bancario C/C n. 218020, presso Banca Nazionale del Lavoro - Filiale di Roma Bissolati - Tesoreria - via San Nicola da Tolentino 67 - Roma; intestato a Croce Rossa Italiana, via Toscana 12 - 00187 Roma; codice Iban IT66 - C010 0503 3820 0000 0218020, codice Bit: BNLIITRR (per i bonifici dall’estero); causale pro terremoto Abruzzo;
Il Conto corrente postale n. 300004 intestato a Croce Rossa Italiana via Toscana 12 - 00187 Roma, codice Iban IT24 - X076 0103 2000 0000 0300 004, causale pro terremoto Abruzzo.
Il sito internet della stessa Croce Rossa.