Per noi figli di Google, sembra quasi impossibile che possa esistere un motore di ricerca che scalzerà la creazione di Larry Page e Sergey Brin.
Eppure è così. Si chiama, Wolfram Alpha, come il suo inventore, è stato presentato all’università di Harvard a fine aprile e, secondo gli esperti di tecnologia, questo nuovo motore di ricerca sarà una pietra miliare nell’evoluzione di Internet.
Si tratta di un motore di ricerca che riesce a capire le richieste fatte dagli utenti e a offrire risposte specifiche. Gli si potrà chiedere per esempio “quanto è alto il monte Everest?”, e Wolfram Alpha, fornirà la riposta esatta, e la accompagnerà con una paginetta di informazioni utili correlate, come la posizione geografica, le città più vicine, il confronto con altre montagne, grafici e cartine.
Tuttavia, la vera innovazione che porterà questo nuovo motore di ricerca, sarà la capacità di trovare delle soluzioni a domande complesse; così se volete sapere “che tempo faceva a Londra il giorno in cui il presidente Kennedy è stato assassinato”, il motore recupererà le informazioni e vi fornirà la risposta.
Wolfram Alpha è stato sviluppato con Mathematica, un package scientifico di successo usato da scienziati, ingegneri e ricercatori universitari che permette di effettuare calcoli matematici complessi. «Io _- spiega il suo inventore - _volevo rendere calcolabili le conoscenze che abbiamo accumulato nella nostra civiltà. Non ero sicuro che ciò fosse possibile. E sono molto colpito dal risultato”.
Il limite di Wolfram Alpha è che per il momento, essendo stato pensato inizialmente solo per il mondo accademico, contiene per lo più informazioni di un certo tipo, che a tale mondo possono interessare: i suoi dati sulla cultura popolare di massa, per esempio, sono ancora pochi, e se uno ci digita sopra “50 cent”, riceve notizie su crisi economiche e problemi valutari, ma non sul rapper americano.
Il motore, che sarà ad accesso libero, basa, infatti, le sue ricerche su Internet e su delle banche dati inserite da privati. Il suo inventore stima che ci vorranno un migliaio di persone per tenerlo aggiornato con le ultime scoperte e informazioni.
Wolfram Alpha non esclude la possibilità di collaborare con Google o con Wikipedia. «Noi vorremmo lavorare con tutte le società legate alla nostra attività. La ricerca, la narrazione, l’informazione sono complemetari a ciò che noi facciamo. Speriamo che ci saranno delle vere sinergie».