SOS Maldive. Uno dei paradisi naturali della Terra nonché meta di migliaia di turisti danarosi di tutto il globo è in pericolo.
Minacciate dal Global Warming, la maggior parte delle isole oceaniche che compongono il piccolo stato asiatico rischia di essere sommersa dalle acque a causa dell ‘innalzamento dei livelli dei mari e di scomparire così per sempre.
Ma non è ancora detta l’ultima parola. Il presidente Mohammed Nasheed infatti, dopo aver affermato che acquisterà un pezzo di terraferma per ricostruirci le Maldive nel caso queste vengano sommerse, ha proposto di far pagare ai turisti giunti nel paradiso naturale una tassa per la sua stessa sopravvivenza.
Il turista dovrà pagare, oltre ai costi della vacanza in sè, 3 dollari al giorno per questa nuova tassa “verde”. I soldi raccolti verranno destinati ad un ambizioso e costoso progetto, il quale punta ad eliminare dallo Stato asiatico le fonti di energia fossili per sostituirle con fonti di energia rinnovabile.
Visto i limitati i finanziamenti esteri e nazionali è ora di chiedere ai turisti (più di 600.00 ogni anno) un piccolo contributo per salvare le isole e per sensibilizzarli, assieme al resto del mondo, sul problema dei mutamenti climatici.
Le Maldive d’altronde sono coinvolte in prima persona e sono esposte direttamente alle drammatiche conseguenze dell’innalzamento dei livelli dei mari. Esse infatti mediamente si innalzano un metro e mezzo sul livello dell’oceano ma se questo si innalzerà almeno di un metro entro la fine del secolo di molte isole rimarrà solo il ricordo.
L’ultima decisione spetterà comunque al parlamento maldiviano, nel frattempo i turisti potranno interrogarsi sull’utilità o meno di questa nuova tassa ecologica.