Segnali dal Futuro
thesave thesave

Segnali dal Futuro

"**Tratto da una storia vera...**"

Non potevo iniziare questo articolo se non con la battuta fatta da un mio amico per spiegarmi la trama del film: ma andiamo ad iniziare …

463593434187635

Non si può certo dire che il buon Nicholas Cage non si dia da fare: da oltre 20 anni a questa parte è riuscito a mantenere un’incredibile media di 2-3 film all’anno; impressionante non c’è che dire, peccato che se da una parte il prezzemolino Nicholas possa vantare l’interpretazione di film-mito come “Con Air” e “The Rock” per non parlare dei più recenti “Lord of War” e “Il genio della truffa”, dall’altra troviamo sulla stessa lista flop come il misconosciuto “Il codice dell’assassino: Bangkok Dangerous”, “Il prescelto”, e “Sonny”.

Carriera cinematografica a parte, in “Segnali dal Futuro” troviamo il nostro caro Nicholas nei panni di John Koestler, astrofisico al MIT ed stereotipo del personaggio alla Cage: intelligente, un po’ sfigato, con una punta di nevrosi, qualche problema con l’alcool e un pizzico di quella misantropia che non guasta mai.

Questa volta il personaggio di Cage – come da prassi invischiato suo malgrado in affari di gravità mondiale – si ritrova in mano un foglio, incapsulato sotto terra per 50 anni, scritto da una misconosciuta bimba con problemi psichici e zeppo di numeri senza un’apparente soluzione di continuità: interessante combinazione, non trovate?

Ora non starò ad elencare la straordinaria concatenazione di eventi che ha portato suddetto foglio nelle mani del protagonista, fatto sta che il sempre più stanco astrofisico impiega ben poco tempo a risolvere il misterioso cifrario: quei numeri non sono altro che la sequenza delle peggiori stragi mondiali elencate per data, numero delle vittime e coordinate GPS .

photo_08_hires

Lo scettico scienziato non crede ai suoi occhi, fermo sostenitore della teoria del caos, non può che capitolare davanti alla precisione delle previsioni fatte da Lucinda – la bambina che, tutt’altro che pazza, 50 anni fa scrisse quel foglio – sebbene John cerchi di evitare le stragi di cui è a conoscenza, non può assolutamente porvi rimedio: solamente troppo tardi capirà l’inevitabilità  del destino della terra.

Bah … Uff … Mah … Questi sono stati i miei commenti dalla prima mezz’ora di film in poi: benché l’idea della premonizione dei disastri e della fine del mondo non siano poi così male – anche se a mio avviso non se ne sentiva la mancanza – l’idea di staticità e fatalità degli eventi futuri non riesco a mandarla giù: certo è un’interpretazione che il regista/sceneggiatore/quel-che-è ha voluto dare alla pellicola, ma sia la sequenza di eventi che portano al finale, sia il loro “perché” proprio non è riuscita a convincermi, coadiuvata senza ombra di dubbio da un montaggio tutt’altro che brillante.

Il buon Nicholas si difende come può, ma in generale la pellicola risente di una certa autoreferenzialità che l’appesantisce molto, rendendo la narrazione quasi pachidermica, per non parlare di alcuni momenti di vero “smarrimento”, in cui il film s’impantana qua e là.

**photo_01_hires

Citazione d’orrore : tutta la storia degli uomini sconosciuti che sussurrano mi sembra una Razzata pazzesca , per non parlare del finale , esempio lampante del miglior salto di palo in frasca cinematografico** – c’è da chiedersi se non sia stato appiccicato in coda al film durante le sessioni finali di montaggio dopo essersi accorti di non averne girato uno …

Che dire, a meno che non vi perdiate nessun film di Cage, amiate alla disperazione i film catastrofici (cui si salvano gli effetti speciali) o non abbiate assolutamente niente di meglio da fare,vi sconsiglio la visione di “Segnali dal Futuro” – forse – l’ennesimo flop dell’onnipresente Nicholas Cage.