- Una gigantesca astronave aliena si posa sopra la città sudafricana di Johannesburg. Dopo alcuni mesi di attesa e paura gli umani si avventurano al suo interno, scoprendo una gigantesca colonia di esseri alieni, denutriti e malridotti. Gli stessi vengono poi trasferiti e curati in un campo profughi, chiamato Distretto 9.
Data l’impossibilità di far ripartire l’astronave gli alieni sono così costretti a rimanere sulla terra, nel distretto 9 (una sorta di prigione- bidonville dove regna sporcizia e disordine), a vivere in misere baracche e a cibarsi di cibo per gatto, di cui incredibilmente vanno pazzi. Il campo e i rapporti degli extraterrestri con gli umani sono gestiti da una potente multinazionale chiamata Multi-National United (MNU).
Dopo almeno 20 anni di segregazione la situazione sembra ormai prossima al collasso. La popolazione locale infatti non tollera più i nuovi venuti, a causa del loro aspetto, della loro sporcizia e delle loro periodiche scorribande e rivolte al di fuori del distretto 9 che provocano danni e disordini. Il governo decide così di avviare una gigantesca operazione di trasferimento della razza aliena in un nuovo campo profughi lontano dalla città…
District 9 parte proprio da qui, lasciando che siano interviste e riprese video a spiegare come una gigantesca astronave sia potuta finire sui cieli di Johannesburg. La scelta della località non è certo casuale, qui infatti si è consumato
l’apartheid ed ora sembra proprio che il passato torni a ripetersi. La città infatti è tappezzata di cartelle ed insegne che proibiscono ai “gamberoni” (così vengono chiamati gli alieni dagli umani, a causa della loro somiglianza all’omonimo animale terrestre) di entrare in certi negozi o viaggiare sui mezzi pubblici.
Gli alieni in quanto “diversi” sono quindi odiati e disprezzati e il loro comportamento insensato non facilita certe le cose. All’apparenza sono una razza stupida e priva di interesse, dato che si limitano a bivaccare nell’enorme campo profughi senza una minima forma di organizzazione sociale ed economica. E dove c’è anarchia c’è criminalità e violenza. Ma come spesso accade, coloro che riteniamo diversi da noi sono in realtà molto più simili di quanto mai si possa credere.
Nella pellicola così assistiamo ad un processo di umanizzazione dei gamberoni e ad un processo di imbruttimento morale degli esseri umani, pronti solo a perseguire i propri interessi. Insomma il diverso non è certo malvagio per natura e basterebbe solo la ricerca di un minimo di dialogo e comprensione per migliorare le cose.
District 9 grazie ad alcuni limitati spunti comici (come i possibili rapporti sessuali tra specie umana e aliena) e horror, un largo uso di immagini riprese da videocamere amatoriali e professionali, un ritmo man mano sempre più serrato e coinvolgente e una narrazione sempre più intensa e movimentata ( l’azione è parte integrante della pellicola) è in grado, in conclusione, di colpire ed emozionare il suo spettatore.
Ma anche confonderlo.
Chi è l’alieno ? Ma chi, sopratutto, l’umano?