Moratoria sui mutui 2010. Chi potrà usufruirne?
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Moratoria sui mutui 2010. Chi potrà usufruirne?

Scatterà da gennaio 2010 la moratoria delle banche sulle rate dei mutui.

La sospensione del pagamento delle rate avrà una durata di 12 mesi. Secondo stime bancarie, le famiglie interessate sono 110-120mila, per un valore complessivo di 8 miliardi di mutui residui.

Il Piano famiglie prevede la sospensione delle rate in alcuni casi specifici:

  • lavoratore dipendente a tempo indeterminato che ha perso il posto di lavoro;
  • lavoratore dipendente a tempo determinato, parasubordinato o assimilato il cui contratto è terminato;
  • lavoratore autonomo che ha cessato l’attività;
  • nucleo familiare in cui è deceduto uno dei componenti percettore del reddito di sostegno della famiglia;
  • lavoratori in cassa integrazione ordinaria o straordinaria.

Dopo i 12 mesi di moratoria i titolari dei mutui ricominceranno a pagare le rate ma l’importo sarà ricalcolato con modalità ancora da stabilire. Il dubbio è se “spalmare” sui successivi 5 anni gli importi del 2010 oppure su 10 anni. Nel primo caso si stima che i costi per il sistema bancario ammontino a circa 50 milioni di euro complessivi che raddoppierebbero nel caso in cui si decidesse di ricalcolare il rimborso su 10 anni. Nel secondo caso l’agevolazione per le famiglie è maggiore. Questi e altri dettagli, come l’armonizzazione con le altre agevolazioni già esistenti o la definizione di casi particolari per la concessione della moratoria saranno definiti entro fine novembre.

La decisione dell’Abi è stata accolta positivamente dalle associazioni dei consumatori, pur con qualche distinguo. Federconsumatori e Adusbef rilevano che «una sospensione del pagamento del mutuo dai 12 ai 18 mesi è una misura che può veramente far tirare un respiro di sollievo nel contesto della crisi» e invitano le banche ad «affrontare tali situazioni estremamente delicate, negoziando condizioni più favorevoli per quanto riguarda interessi e durata dei mutui».

E’ importante sottolineare che non siamo di fronte ad un regalo fatto dalle banche, ma ad una semplice sospensione col fine di aiutare le famiglie durante il prossimo anno che si spera sia di rilancio.

Niente di straordinario quindi, ma sicuramente un gesto concreto di cui l’ABI si è fatta carico a differenza del Governo che continua a fare grandi proclami ma che nel concreto non ha fatto ancora nulla per sostenere famiglie ed economia.