Avrei voglia di raccontarvi Parnassus così come il film è stato creato, con quella impercettibile musichetta titillante di sottofondo a farti capire che è una storia, ma proprio perché è così ti puoi lasciare andare e credere ciecamente a tutto quello che succede, perché è la fantasia a farla da padrone.
Peccato che per ora - fortuna vostra, aggiungerei - mi debba accontentare dei caratteri digitali dell’Atomo per raccontarvi l’immaginifica storia del Dottor Parnassus - L’uomo che voleva ingannare il diavolo!
Mai scommettere col diavolo!
Vi avverto: temo proprio di far parte di quella ristretta cerchia di persone che ritengono Terry Gilliam- Paura e delirio a Las Vegas, I fratelli Grimm e l’incantevole strega e Tideland, tanto per citare alcuni dei suoi film - un ottimo regista, peccato che il buon Terry abbia addosso un carico di sfortuna (il termine tecnico è “sfiga nera”) da fare invidia a Paperino e Cattivik!
I cinefili incalliti sanno di cosa parlo quando dico: “Lost in La Mancha” - per quelli che invece sono all’oscuro di tutta la faccenda, vi basti sapere che tale pellicola altro non è che un lungometraggio su come la sfortuna si possa accanire contro una persona - Gilliam - ed il suo film - The Man who killed Don Quixote, che _forse _vedrà i propri natali nel 2011/2012. In Lost in La Mancha conosciamo Gilliam come uomo e come regista, il suo cinema immaginifico e fantastico e la malasorte che vessa la maggior parte delle sue produzioni, di cui Parnassus è l’ultimo esemplare.
Anche la riuscita di quest’opera è stata minacciata dalla morte di uno degli attori comprimari di questo film indipendente: Heath Ledger.
A metà delle riprese, l’attore australiano - a cui Gilliam era legato da un forte legame d’amicizia - muore per un’overdose di farmaci, compromettendo la produzione del film e buttando nello sconforto troupe e regista: fortunatamente, grazie alla partecipazione di Johnny Depp, Jude Law e Colin Farrell nei cangianti panni del personaggio di Ledger, la pellicola è riuscita a sopravvivere ed a raggiungere i botteghini.
Daresti un prezzo ai tuoi sogni?
La storia fantastica che Gilliam ci racconta è quella del Dottor Parnassus, un monaco/matusalemme/santone di oltre 10 secoli di età che fece un mefistofelico patto col Diavolo: la vita eterna in cambio di una scommessa.
Ovviamente fu proprio Parnassus (Christopher Plummer) a vincerla, diventando immortale- ma mortalmente vecchio - mentre il Diavolo (Tim Waits in bombetta, baffetti e vestito elegante), continua a tentarlo con altre seducenti scommesse che il saggio - si fa per dire - uomo stenta a declinare.
Lo scopo dell’esistenza di Parnassus è semplice: raccontare una storia e, grazie ai propri poteri ed a un portentoso specchio, far si che la gente speri, sogni e viva felice- l’esatto opposto dell’attuale società: arrivista, gretta e materialista.
Lo stesso Parnassus arriva a pensare che il Diavolo gli abbia lasciato vincere la sfida perché potesse vedere come sarebbe diventata la società odierna, ma il Dottore va avanti, continua imperterrito nella propria missione anche grazie al suo teatro itinerante, alla figlia Valentina(la top-model Lily Cole), al giovane Anton (Andrew Garfield) ed al saggio Percy (Verne “Mini me” Troyer).
La loro esistenza sarebbe andata avanti in questa umanitaria - e poco lucrativa - missione, se non fosse intervenuto il Diavolo per l’ennesima volta, proponendo un nefando patto a Parnassus, che avrebbe pagato con la vita di sua figlia Valentina.
Alla continua ricerca di una soluzione per riuscire a vincere la sfida col Diavolo e scongiurare la minaccia incombente sulla figlia, l’intera compagnia incontra il loro “uomo del destino”: Anthony - Tony - Shepherd (Heath Ledger), al quale salvano la vita e che si rivelerà al contempo una benedizione ed una maledizione.
Ora stop, basta col racconto, tutto il resto lo lascio a voi: godetevi quel turbinio di finzione, immaginazione e realtà che è “Parnassus - L’uomo che voleva ingannare il diavolo”, l’ultimo capolavoro di Terry Gilliam e Heath Ledger.