Processo breve, salvo Berlusconi, forse meno gli italiani.
Il Gorgonauta Il Gorgonauta

Processo breve, salvo Berlusconi, forse meno gli italiani.

SOS Silvio. Dopo la sentenza della corte Costituzionale sul Lodo Alfano , il premier ha visto riaperti i processi Mills e Mediaset. Ma ecco spuntare la soluzione magica a tutti i mali (cioè ai guai giudiziari del cavaliere) :** il processo berlusconi

breve**.

Secondo il disegno di legge presentato in questi giorni dalla maggioranza la durata massima del processo penale dal momento in cui si acquista la qualità di imputato (cioè con l’imputazione del pm al termine delle indagini preliminari) è di 2 anni in primo grado, 2 anni poi in appello, 2 anni nel giudizio di legittimità (Cassazione), 1 anno se c’è rinvio della Corte di Cassazione. Il giudice può aumentare fino alla metà dei termini indicati la durata di ogni grado (quindi 2 anni + 1 ad es per il primo grado). L’imputato può dichiarare di non avvelenarsi dell’estinzione del processo.

Quei processi che superano i 2 anni non subiscono prescrizione nei casi in cui

  • l’imputato ha già riportato una precedente condanna a pena detentiva per delitto, anche se è intervenuta la riabilitazione, o è stato dichiarato delinquente o contravventore abituale o professionale

  • l’imputato dichiara di non avvalersi dell’estinzione

  • si tratta di reati/delitti con pene superiori nel massimo ai 10 anni di reclusione

  • si tratta di delitti con pene inferiori nel massimo ai 10 anni di reclusione ma esentati dall’estinzione dal testo di legge

Tutti gli altri reati invece, con pene inferiori nel massimo ai 10 anni di reclusione, qualora superino i 2 anni di ragionevole durata si estinguono. Molteplici quindi i  reati a rischio : da quelli societari (come il falso in bilancio e in prospetto) a quelli tributari e poi la bancarotta preferenziale, la corruzione (ad es art 319 cod. pen. corruzione per atto d’ufficio, reclusione da 6 mesi a 3 anni), le truffe aggravate, l’appropriazione indebita.

Il disegno di legge oltre a far cadere in prescrizione i processi in cui è imputato il premier avrebbe effetti devastanti sui processi in corso, molti dei quali verrebbero cancellati. Tanti d’altronde sono già a rischio : da Parmalat (difficilmente il primo grado si concluderà entro i 2 anni) a Cirio (i 2 anni sono già trascorsi), da Antonveneta a Enelpower, da Thyssen a Eternit fino allo scandalo rifiuti in Campania.

giustizia

Il disegno di legge vuole rispondere al principio della ragionevole durata dei processi ma nello stesso tempo contrasta con altri principi come quello della certezza della pena.

Chi pone in essere un reato con pene inferiori nel massimo ai 10 anni infatti saprà infatti che qualora il giudizio supererà i 2 anni potrà uscire indenne dallo stesso e tornare in pratica a delinquere impunemente (qualora sarebbe risultato colpevole). E data la mole di lavoro che già coinvolge gli uffici giudiziari difficilmente per questi tipi di delitti l’iter giudiziario si concluderà nei tempi previsti. Tutto ciò forse risponde realmente ad un interesse del cittadino?

Gli stessi uffici giudiziari sarebbero inoltre costretti pur di rimanere nel tetto di durata massima previsto ad accelerare i tempi processuali a svantaggio della completezza e della qualità delle indagini.

Aleggia quindi il sospetto che si tratti di un ennesima legge ad personam, fatta nell’interesse e per salvare un solo individuo ma a danno e contro l’interesse di tutti gli altri (e allora l’uguaglianza davanti alla legge dove va finire?). Il cittadino parte lesa in uno di questi processi vedrà così venir meno il proprio diritto all’accertamento della verità e alla propria difesa, stroncati dal superamento dei 2 anni di giudizio.

Insomma se è vero che i processi non devono durare in eterno è vero anche che tutto ciò non può andare a svantaggio delle garanzie, delle tutele e delle difese previste per i cittadini.

Sarà forse un caso che organi della magistratura, associazione dei magistrati, esponenti politici dell’opposizione abbiano fortemente criticato questo disegno di legge?