Il rover Spirit lanciato dalla NASA su Marte il 10 giugno 2003 e giunto sul suolo marziano il 3 gennaio 2004, dopo una lunga e onorevole carriera si è arreso all’implacabile trascorrere del tempo, ai suoi inevitabili guasti e al terreno del pianeta rosso. D’ora in poi funzionerà come stazione fissa dedicata allo studio dell’ambiente e delle condizioni meteorologiche di Marte.
Spirit (assieme al suo gemello Opportunity) comunque ha oltrepassato ogni più rosea aspettativa ed è stato uno dei più grandi successi dell’agenzia spaziale americana degli ultimi anni. Avrebbe dovuto funzionare solo 90 giorni , invece per più di 5 anni ha proseguito, instancabile, la sua attività sul pianeta rosso. Ha percorso più di 7 km e ha inviato sulla terra centinaia di fotografie delle rocce e del suolo marziano e preziosi dati scientifici.
Ma il rover non poteva certo durare all’infinito e quando una ruota è rimasta incagliata in una zona sabbiosa (aggiungendosi ad altre 2 già inutilizzabili) Spirit non è stato più in grado di muoversi. E alla fine dopo inutili tentativi di liberarlo dalle sabbie marziane il team di ingegneri che si occupa del rover ne ha decretato la definitiva prigionia.
Spirit, nonostante la sua nuova funzione, potrebbe però non superare il prossimo inverno marziano. Il perchè è presto detto. La sua inamovibilità potrebbe impedirgli di collocarsi in una posizione favorevole per orientare i suoi pannelli solari verso il sole e ricevere energia.
Dato che grazie a tali pannelli Spirit trae l’energia per ricaricare le batterie e funzionare correttamente, durante il prossimo inverno, periodo in cui la luce solare giunge debolmente sul pianeta rosso, il rover potrebbe non essere più in grado di assorbire energia solare e ricaricare le batterie, finendo per terminare definitivamente la propria attività.
Ma alla NASA potranno pur sempre consolarsi con il rover gemello Opportunity, a tutt’oggi in piena esplorazione. Dopo aver percorso ben 19 km ora il suo prossimo obiettivo sarà l’esplorazione del cratere Endeavour.