Il nuovo “Lodo Alfano” ha superato l’esame della Camera. Si attende ora il voto (scontato) del Senato. Ecco servita la nuova legge (ad personam), denominata Legittimo Impedimento, ad uso e consumo del presidente del Consiglio (e dei ministri).
In sostanza, grazie alla nuova legge , Silvio Berlusconi potrà ottenere il rinvio (ogni rinvio può estendersi fino a 6 mesi, fino ad un totale massimo di un 1 anno e mezzo) delle udienze dei processi in cui è coinvolto, congelando di fatto i relativi procedimenti. Tutto ciò sulla base del legittimo impedimento a comparire in aula a causa dei suoi impegni di governo.
Basterà quindi che la presidenza del Consiglio attesti la presenza del legittimo impedimento perchè il giudice rinvii il processo ad altra udienza.
Processo sospeso, Silvio salvato, giusto giusto il tempo necessario per emanare un nuovo Lodo Alfano (questa volta costituzionale) o per ripristinare l’immunità parlamentare. Diversi strumenti ma un unico fine : evitare di farsi giudicare (nel bene e nel male, fino ad oggi un processo si può concludere anche con una piena assoluzione).
Insomma chi può congela i processi in cui è coinvolto, chi non può subisce il normale iter processuale. E il Governo non impara le lezioni del passato : ancora una volta legifera in materia con legge ordinaria e non con legge costituzionale, obiezione sollevata dalla corte Costituzionale già in riferimento al (primo?) Lodo Alfano.
E mentre in Italia c’è chi manifesta e lotta per conservare il proprio posto di lavoro i rappresentanti dei cittadini discutono su una legge per salvare il Presidente del Consiglio dai propri guai con la giustizia. Ecco serviti i veri problemi del paese.