L’HD torna sulle pagine dell’Atomo del Male, questa volta per parlare dei contenuti piuttosto che dei contenitori.
Questione di canali
Come avrete capito dal cappello introduttivo, oltre che dal titolo, in questo articolo l’autore – da cui mi dissocio completamente ;) – cercherà di far chiarezza in quella sempre più intricata foresta che è la trasmissione – e visione – di canali in High Definition.
Se non avete ben presente cosa sia l’Alta Definizione vi suggerisco di dare un occhiata a questo articolo in modo da dissipare ogni dubbio e proseguire senza indugi.
La storia è sempre la stessa, abbiamo sborsato fior di quattrini per accaparrarci la nuova tecnologia – che sia una nuova console, uno smartphone o una televisione HD non fa differenza – e non vediamo l’ora di goderci tutte le mirabilie promesseci dal venditore. Accendiamo il dispositivo e … NIENTE, non succede niente! Perché? Perché se il primo pensiero è accaparrarsi il contenitore, quello immediatamente successivo è il contenuto!
Tralasciando eventuali lettori Blue-Ray, che permettono di vedere i film acquistati/noleggiati in HD, cosa offre il mercato dei contenuti in Alta Definizione?
Le offerte si dividono in tre grandi “aree” in funzione dei mezzi di trasmissione utilizzati per far arrivare alle case degli spettatori il segnale in HD. Queste sono il satellite, il digitale terrestre e la televisione su internet o IpTV.
Vediamo nel dettaglio le offerte di questi tre canali trasmissivi.
Internet Protocol Television
L’alta definizione tramite Internet non è una novità, a quanti è capitato di vedere – connessione permettendo – filmati su YouTube in risoluzione di 720p o 1080p? Il problema si pone quando dai semplici “filmatini” di qualche sito di streaming si passa alle trasmissioni televisive vere e proprie.
Attualmente i principali servizi di IpTV – forniti tramite set top box da collegare al televisore – in Italia vengono forniti dagli stessi provider di connessioni a banda larga, quali Telecom, Vodafone, Wind e Fastweb.
Nel dettaglio:
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Telecom con la sua Alice Home TV mette a disposizione, tramite la normale connessione ADSL, film e trasmissioni on-demand, oltre alla possibilità di vedere alcuni canali Sky e Mediaset Premium – pagati a parte. Sul versante HD l’offerta di Telecom langue, permettendo di vedere solo i canali HD in chiaro come ad esempio Rai HD.
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Fastweb, grazie alle proprie – e poche, purtroppo – connessioni in fibra ottica sarebbe il miglior candidato a fornire trasmissioni in HD – il perché lo vedremo in seguito. Il set top box fornito offre solo due canali HD – ONtv HD e ONtv FILM HD – oltre alla possibilità dei classici abbonamenti Sky e Mediaset Premium.
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Vodafone con il venturo – sperando che non faccia la stessa fine del CuboVision – Tv Connect propone un decoder digitale terrestre ad alta definizione, capace di collegarsi in WiFi per poter utilizzare alcune applicazioni internet oltre che visualizzare filmati in streaming. Il lettore di smartcard permette inoltre di sottoscrivere abbonamenti a canali a pagamento.
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Wind, ultimo ma non meno importante, si avvale dell’ampio palinsesto offerto da Sky HD – previo abbonamento – oltre ai canali in chiaro del digitale terrestre.
Fattore comune per qualsiasi servizio di internet television è la banda larga disponibile: per godersi le trasmissioni in alta definizione occorre una portante di almeno 12Mbps, che una connessione in fibra ottica può garantire agevolmente, ma che una parte considerevole delle connessioni ADSL a 20Mbps nostrane fatica a reggere, provocando grossi grattacapi agli utenti/spettatori.
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