Cameron, c’è un regalo per te.
Richmond Virginia, 1976. Norma (Cameron Diaz) e Arthur sono una giovane coppa sposata con un figlio. La prima lavora in un liceo privato mentre il secondo in un centro studi della Nasa. I due non si trovano in floride condizioni economiche : il liceo in cui lavora Norma non intende rinnovare la borsa di studio a suo figlio e Arthur non è stato selezionato dalla Nasa per diventare astronauta e viaggiare nello spazio.
In un giorno come un altro però un misterioso uomo dal volto sfigurato si presenta alla porta con uno strano oggetto : una scatola di legno con un pulsante rosso. L’uomo presenta a Norma (e quindi al marito) un’incredibile offerta : potrà premere il pulsante e ricevere 1 milione di dollari (e nello stesso momento in cui lo premerà una persona, che i 2 non conoscono, morirà) o non premerlo e salvare 1 vita. La coppia ha 24 ore per decidere.
1 milione di dollari per una vita.
La giovane coppia si trova così di fronte ad una drammatica e difficile scelta : diventare ricchi, risolvere i propri problemi economici ma macchiarsi le mani di sangue o rimanere con la coscienza pulita e il portafoglio mezzo vuoto.
Il dilemma, morale, etico ed economico, non è di poco conto e ad aumentare i dubbie e le domande della giovane coppia ci mette anche il misterioso personaggio che ha suonato alla porta. Il suo nome è Steward ma tutto il resto è avvolto dal mistero : perchè una tale offerta? e perchè proprio a Norma e Arthur ?
La confusione vien guardando..
La prima parte delle pellicola si concentra così sulla possibile scelta che i coniugi sono costretti ad affrontare e sugli interrogativi che essi si pongono. Il denaro può dare la felicità o questa si trova in realtà già attorno a noi? e si può convivere con un delitto?
Una volta compiuta la scelta (che qui non svelerò) per Norma e Arthur la vita si trasforma ben presto in un inferno, tra minacce, pericoli e scelte ancora più difficili.
La forza della pellicola, che sta proprio nel mettere le persone di fronte a decisioni così drammatiche, perde di intensità man mano che si procede lungo la trama, sempre più confusa, complicata e di difficile comprensione. Dall’altra parte il film lascia lo spettatore con pochi punti di riferimento, ancora pieno di dubbi, domande e perplessità all’uscita della sala.
Meglio un milione di dollari o la vita di una persona che non si conosce…