Segnali inquietanti arrivano dalla rete.
Prima Facebook.
Poi Twitter.
Poi a cascata, Yahoo, Google, Bing.
Molti italiani stasera, rincasati dal lavoro si sono ritrovati negli anni ‘90.
Niente video su YouTube, niente chattate su MSN, taggate su Facebook e perfino le semplici ricerche con Google!
Un Attacco Nucleare su vasta scala?
Invasione Aliena?
Per ora non si sa, molto più probabilmente qualcosa sta andando storto nella rete italiana che impedisce ai navigatori del Bel Paese di raggiungere i più famosi siti, fatta eccezione per siti come Virgilio e simili (per gaudio vostro l’Atomo è rimasto raggiungibile :) ).
La causa?
Probabilmente un problema ai DNS di Telecom che per dolo o colpa non stanno più redirezionando gli utenti verso gli indirizzi giusti, lasciandoli con un laconico “Sito non trovato”.
Questo accade perché il DNS – acronimo di Domain Name System – è il sistema utilizzato per la risoluzione di nomi di host in indirizzi IP e viceversa.
Cosa fa quindi un DNS? Semplicemente prende in pasto l’indirizzo “mnemomico” fatto di dominio e sotto-domini come: www.atomodelmale.it e lo converte in un indirizzo IP (Internet Protocol) che permette al nostro browser di raggiungere il sito in questione, scaricando le sue pagine davanti ai nostri occhi.
Come dicevo, il problema in questione, riscontrato da più parti della penisola, sembra affliggere i server DNS di Telecom.
Soluzione?
Abbandonare i “cattivi” DNS di mamma Telecom e utilizzarne di alternativi, due su tutti:
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i DNS offerti da Google, reperibili agli indirizzi: 8.8.8.8 e 8.8.4.4
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i DNS offerti dal servizio OpenDNS: 208.67.222.222 e 208.67.220.220
Purtroppo i metodi per modificare i DNS cambiano da dispositivo a dispositivo, ma una ricerca “preventiva” su google con il modello del proprio modem/router e la parola DNS di fianco penso che possano fare al caso vostro, uomo avvisato…
AGGIORNAMENTO
Nel momento in cui pubblico l’articolo sembra che la situazione si sia normalizzata, essendo tornati reperibili Google, Facebook e altri siti prima irraggiungibili.
A quando il prossimo switch-off?