Arriva settembre e per gli studenti di tutta Italia è ora di tornare sui banchi di scuola. E ad attenderli, in materia di protezione dei dati personali, ci sono nuove regole.
Il tutto grazie alla guida dal titolo “La privacy tra i banchi di scuola” pubblicata sul proprio sito dall’Autorità garante per la protezione dei dati personali. Da quando esiste in Italia una normativa organica in materia di privacy, la protezione dei dati personali in ambito scolastico è stata oggetto di molteplici e differenti letture. Ed ecco allora una guida su come comportarsi a scuola senza eccedere in riservatezza.
In primo luogo i voti che gli insegnanti assegnano agli alunni sono trasparenti. Lo stesso vale, oltre che per le interrogazioni, anche per i compiti, le verifiche scritte, gli esiti degli scrutini e degli esami. L’unica precauzione per le scuole è quella di evitare di fornire informazioni sullo stato di salute degli alunni.
In secondo luogo l’uso del telefonino o del videofonino non è espressamente vietato. L’utilizzo di tale strumenti tecnologici è generalmente consentito, ma esclusivamente per fini personali e sempre nel rispetto della dignità delle persone coinvolte. Gli istituti scolastici tuttavia hanno la facoltà di regolarne o impedirne l’utilizzo all’interno delle aule o delle scuole.
I genitori possono effettuare riprese video in classe durante le feste, le recite e le gite dei propri figli sempre che l’utilizzo di tali immagini rimanga riservato ad un ambito familiare o amicale. In nessun caso invece le riprese possono essere immesse nel web. E’ possibile per scopi personali registrare le lezioni.
In terzo luogo occorre il preventivo consenso degli interessati affinché le scuole possano comunicare a privati i risultati dei loro rendimenti scolastici. Inoltre gli istituti scolastici hanno sempre l’obbligo di informare gli alunni circa l’utilizzo dei dati personali in loro possesso.
Per quanto riguarda infine l’utilizzo di sistemi di videosorveglianza(la cui istallazione deve comunque garantire la riservatezza degli alunni), è vietato riprendere, tramite telecamere, le attività che si svolgono a scuola. Tuttavia, in caso di stretta necessità, le telecamere sono ammesse, entrando però in funzione solo negli orari di chiusura degli istituti.