Resident Evil : Afterlife 3D. Trama e recensione.
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Resident Evil : Afterlife 3D. Trama e recensione.

All’inizio della fine..

Resident Evil: Extinction. Il virus -T si è sparso per il mondo, trasformando gran parte degli uomini in zombie assetati di carne umana. Solo un manipolo di sopravvissuti, capitanato da Claire Redfield, vaga per le deserte strade degli Stati Uniti, in cerca di cibo e carburante. In suo soccorso giunge Alice, ora dotata, grazie al Virus T, di poteri straordinari.

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Alice e sopravvissuti scoprono all’interno del deserto del Nevada una base sotterranea dell’Umbrella Corporation. Mentre Claire decidono di recarsi in Alaska, apparentemente priva di infezione, Alice affronta,ancora una volta il storico avversario. Lo scontro si conclude con la distruzione della sezione americana dell’Umbrella ma anche con un’inquietante scoperta : nel sottosuolo sono nascosti centinaia di cloni di Alice…

Tra Tokyo e Los Angeles.

Resident Evil : Afterlife. Il quarto capitolo (cinematografico) di Resident Evil comincia là dove il precedente si era interrotto. Alice è intenzionata a vendicarsi dell’Umbrella e del suo capo Albert Wesker, rifugiatosi in una base sotterranea nascosta nel sottosuolo di Tokyo..

Alice, archiviata la vendetta sul suolo giapponese con l’aiuto dei propri volenterosi cloni, si reca in Alaska per trovare la leggendaria Arcadia, una zona sicura priva di zombie. Giunta sul posto però si imbatte solo in Claire mentre dei restanti sopravvissuti non vi è alcuna traccia.

Le due donne, persa ogni speranza, si dirigono quindi verso Los Angeles, dove, incredibilmente, scoprono un gruppo di uomini in attesa di soccorsi asserragliati dentro l’ex carcere di massima sicurezza della città..

Zombie e pallottole.

Incomincia così per il gruppo una nuova lotta per la sopravvivenza che si svolge, all’inizio, principalmente nel carcere, tra piani allagati e cunicoli sotterranei, per poi continuare anche all’esterno dell’edificio. L’assalto alla base sotterranea dell’Umbrella così come i luoghi bui e claustrofobici del carcere ricordano scene già viste nella saga di Resident Evil ma non per questo la pellicola è meno interessante.

L’introduzione di nuovi personaggi e mostri (tra i quali un Majini boia, creatura presa in prestito dal videogioco Resident Evil 5), scene di forte impatto “verticale” e non (che vedono protagoniste niente meno che Alice e Claire) e nuovi colpi di scena assicurano a _Resident Evil : Afterlife _una figura di tutto rispetto all’interno della saga cominciata nel lontano 2002.

Il problema semmai consiste nel fatto che la pellicola non osa, non si spinge oltre il dovuto e si mostra carente nella caratterizzazione dei personaggi secondari e nelle scelte da loro compiute. E poi il 3D..

3D!

La vera “chicca” della pellicola è poi il 3D, mancante invece in tutti gli altri episodi. Se tuttavia la novità è più che gradita la tecnologia tridimensionale non abbonda nel corso della pellicola, regalando allo spettatore scene belle ma già viste.

La pellicola quini non è perfetta ma gli appassionati della saga e della bella Milla Jovovich tuttavia non potranno fare altro che abbandonare la sala più che soddisfatti!