Continuiamo nella disamina delle principali novità introdotte dal nuovo sistema operativo mobile made in Microsoft.
Super-panorami
Esatto, super-panorami.
Così come già visto in Android ed in altri mobileOS, l’interfaccia del sistema è organizzata in “schermate” – passatemi il termine – contigue, divise tra Persone, Immagini, Giochi, Musica&Video, Marketplace ed Office.
Dalla schermata di partenza – la “home” – si passa alle schermate successive con uno slide – così come si passa da una pagina all’altra dell’iPhone – ogni schermata è personalizzabile e continuamente aggiornata da news, notifiche, aggiornamenti e quant’altro, ogni “slide” verso le schermate contigue costituisce un “pezzo” del panorama– anch’esso personalizzabile – che crea un’unica grande immagine.
Questo, oltre che nella schermata iniziale, si estende per ogni sotto-menù, dando un senso di interattività e dinamicità veramente invidiabile.
iPod : iPhone = Zune : WM7
Per quel che riguarda il comparto multimediale, Microsoft ha ben pensato di seguire il – profittevolissimo – solco tracciato da Apple: associare al proprio riproduttore Audio/Video un MarketPlace dove provare, vedere e compare contenuti multimediali, oltre alle applicazioni.
Così come Apple ha incluso un applicazione multimediale come “iPod” nell’iPhone, anche Microsoft ha incluso “Zune” – altro clamoroso flop registrato da MS rispetto all’infernale iPod della Mela – come un’applicazione per la riproduzione di musica e video.
Anche l’internet vuole la sua parte
Quando si accostano le parole Microsoft ed Internet è difficile non menzionare Internet Explorer, anche nel nuovo SO sarà presente l’ultima fiammante – si fa per dire – versione mobile dell’esploratore di internet, il browser di Microsoft è stato aggiornato e finalmente si avvale di finestre multiple e della possibilità di collegare i preferiti direttamente nella pagina principale, peccato che per ora non sia confrontabile con la velocità ed il rendering di Safari Mobile, ma l’avere finalmente un browser che si avvale del multitouch è già un’ottima cosa.
Discorso diverso invece va speso per il client email: Outlook Mobile.
Il lavoro fatto dai programmatori è stato ineccepibile, creando una delle più usabili e leggebili applicazioni di mailing mai viste.
Apps, Games e Office
E’ innegabile, in un mondo in continua evoluzione, anche il migliore dei sistemi operativi non riuscirà mai a conquistare il mercato senza un folto numero di “Apps” scaricabili da un AppStore o MarketPlace qual dir si voglia.
Se il motto di Apple è “there’s an App for that”, gli altri produttori di SO mobile non possono essere da meno, ed in questo senso Microsoft non è rimasta con le mani in mano: giochi e applicazioni sono acquistabili e scaricabili direttamente dal MarketPlace di MS.
Riguardo alle applicazioni Microsoft ha dovuto effettuare – a ragion veduta – la difficile ma necessaria scelta di non consentire la retrocombatibiltà con le applicazioni scritte per i Windows Mobile precedenti, preferendo lo sviluppo di una piattaforma completamente nuova, con elementi “standardizzati” – iOS SDK docet.
Ovviamente mappe, ricerche geo-localizzate e non, sfruttano il supporto di Bing, che dal canto suo sta subendo ottimi rinnovamenti e consente un esperienza, se non migliore, almeno eguale a quanto visto per iPhone e Android.
Sul versante “games” è stato introdotto il supporto a Xbox Live, alla gestione le proprio profilo, ai quali si aggiungono gli achievements ed i gamer point dei giochi del telefono – novità ultimamente introdotta da Apple con Game Center.
Menzione particolare va spesa su Office, da sempre cavallo di battaglia di Microsoft: perfettamente integrato nel sistema operativo permette di sfruttare la grande mobilità offerta da Office Live! per leggere, scrivere e salvare “nell’aria” i propri documenti, sempre reperibili, grazie soprattutto alle connessioni mobile.
I dispositivi
Così come il rinnovato codice di WM7 elimina la retrocompatibilità con le applicazioni scritte per le versioni precedenti, allo stesso modo il sistema sarà – a detta di MS – non installabile sui vecchi dispositivi o almeno sui quei dispositivi che non sono dotati dell’hardware minimo per supportare il sistema:
A questo si affianca la designazione “dall’alto” da parte di Microsoft di distributori “ufficiali” – LG, Samsung, HTC, Asus, HP e Sony per dirne mezza dozzina – ai quali sono stati “imposti” i requisiti sopra descritti per conseguire la licenza di distribuzione dei propri dispositivi con equipaggiato WM7.
Una domanda fatta da più fonti, a cui però MS ha sempre risposto vagamente riguarda il multitasking: si sa, l’hardware di cui è dotato il proprio dispositivo cambia moltissimo l’esperienza dell’utente che utilizza un sistema single-task piuttosto che multi-task.
L’esempio di Apple è lampante: benché la nuova versione del sistema operativo permetta di abilitare il multitasking, sui modelli più vecchi questo è disabilitato, poiché potenza e memoria volatile mal si adattano al compito.
Per ora non si conoscono ancora precisamente prestazioni e requisiti del sistema Made in MS, ma non è impensabile la scelta di una politica ad hoc di “versioning” del sistema operativo che meglio s’adatti alle possibilità hardware del dispositivo.
Conclusioni Finali
Superate le 1200 parole è opportuno tirare le somme su questo sistema operativo.
Il nuovo sistema operativo mobile sembra destinato ad esaudire i desideri di produttori ed utenti, fondendo in una soluzione – finalmente – elegante ma minimalista servizi come il – mai veramente compreso – Zune, la componente social di Xbox e la potenza di Bing.
Allo stato attuale non sono presenti nel mercato dispostivi che montano il nuovo sistema, presentato ufficialmente l’11 Ottobre, con buona probabilità vedremo i primi esemplari dotati del sistema solamente questo Natale.
Benché i presupposti siano buoni, non si può ancora sapere se l’arrivo del nuovo sistema operativo basterà ad accaparrarsi una parte di quel mercato che al momento è a principale appannaggio di iOS e Android, registrando un ritardo di almeno 3 anni rispetto ai diretti concorrenti.
D’altro canto la pazienza, si sa, non manca a Microsoft – la tragicommedia vissuta con Vista e la tenacia dimostrata nello sviluppo continuo di Xbox ne sono la prova – e anche in questo caso dovremo avvalerci del sempreverde: “chi vivrà vedrà”.