Paranormal Activity 2, trama e recensione.
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Paranormal Activity 2, trama e recensione.

“Tutto in famiglia” Katie (la giovane protagonista di Paranormal Activity) ha una sorella, Cristy. Quest’ultima è sposata (suo marito è appassionato di riprese con la videocamera) e ha 2 figli: Ali e Hunter, appena nato. La famiglia vive in una confortevole casa, con piscina, nella città di Carlsbad, in California.

Mentre tutto sembra andare per il meglio (per Cristy e & all’orizzonte non si profilano particolari problemi, nè economici nè di salute) la casa viene devastata da un gruppo di vandali. I 2 coniugi decidono così di installare, nell’abitazione, un sistema di videosorveglianza.

Le telecamere, una volta accese, cominciano a registrare una serie di stranezze, concentrate per lo più durante le ore notturne: le porte si aprono e si chiudono senza alcuna logica spiegazione, le luci si spengono e si accendono da sole. E la macchina per pulire l’acqua della piscina viene ritrovata ogni mattina, misteriosamente, a bordo vasca…

L’appetito vien mangiando..

Non anticipo il resto del film ma per chi ha già visto Paranormal Activity il resto della pellicola non sarà certo una novità. Visto l’incredibile successo del primo film ad Hollywood hanno ben pensato di sfornare un sequel, giunto velocemente nella sale di tutto il globo.

Il budget a disposizione, questa era volta, era più alto (e quindi era possibile incrementare la quantità e la qualità degli effetti speciali) ma il risultato finale è più che deludente : Paranormal Activity 2 si limita a copiare il suo fortunato predecessore.

Salvata la natura e lo spirito originale della saga la pellicola si limita a mostrare, nuovamente, lo stesso spaventoso percorso vissuto dai coniugi Katie e Micah (ma questa volta con nuovi protagonisti) : prima l’incredulità e la sottovalutazione del pericolo, poi un crescendo di spavento, terrore e paura.

Paranormal Activity 2 permette tuttavia  allo spettatore di rivisitare la prima pellicola sotto nuovi e diversi punti di vista, aggiungendo sconosciuti (ma importanti) particolari all’intera vicenda (gli eventi narrati nel sequel infatti sono cronologicamente anteriori rispetto a quelli di Paranormal Activity). Troppo poco però per salvare l’intero film, un’operazione commerciale dai poveri contenuti.