Si sono tenute, lo scorso martedì, negli Stati Uniti le elezioni di metà mandato riguardanti il Congresso statunitense (composto da Camera e Senato, dove erano in lista solo 37 seggi su 100) nonché i Governatori di alcuni stati americani.
Le elezioni si tengono a metà mandato del mandato presidenziale (che dura 4 anni) e costituiscono, solitamente, un banco di prova per il presidente in carica e per il suo partito. In questo caso per il presidente Barack Obama per i democratici.
Questo tornata elettorale si conclude con un sostanziale pareggio : i repubblicani conquistano la Camera ma non ottengono il controllo del Senato, che resta invece nelle mani del presidente Barack Obama e dei democratici.
La sconfitta comunque non è da poco: i democratici hanno perso voti tra le donne, la classe media, i bianchi, gli anziani e gli indipendenti, tutte categorie che 2 anni fà hanno spinto Barack Obama alla Casa Bianca e che oggi danno fiato al movimento del Tea Party.
Barack Obama ha ammesso la sconfitta(le cui origini risiederebbero nella cattiva gestione della crisi economica e nella mancata creazione di nuovi posti di lavoro), assumendosene la responsabilità, ed ora si dichiara pronto a collaborare con i repubblicani. Il vero vincitore di questa tornata elettorale è il Movimento del Tea Party, un movimento populista e conservatore che si è opposto a numerosi provvedimenti di Obama, in primis la riforma sanitaria tanto cercata dal presidente americano.
Un movimento però che se anche ha spinto i repubblicani li ha anche penalizzati, arrivando a presentare in Stati chiave candidati troppo intransigenti, molti dei quali scelti personalmente dalla stessa Sarah Palin. Sono andati persi così Stati come il Delaware, il Nevada e la California e la possibilità di conquistare al Senato la maggioranza parlamentare.
I democratici invece seppur sconfitti non sono stati travolti dall’onda repubblicana. Ma Barack Obama, costretto a richiedere la collaborazione dei repubblicani per garantire la governabilità del paese, alla luce dei risultati elettorali, si troverò ora ad affrontare 2 anni difficili.