Messages, da Facebook la mail che ucciderà l'email?
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Messages, da Facebook la mail che ucciderà l'email?

È notizia di questa settimana, Facebook ha presentato il proprio servizio di posta elettronica – che in realtà è questo e anche di più – ed è già battaglia tra i supporter sfegatati del super-social network e gli irriducibili di Hotmail (oggi Live!) e Gmail.

Facebook Messages

Che Facebook costituisca una “spina nel fianco” di altri Big del Web come Google o Microsoft si sa, in quanti si connettono direttamente al social network senza passare da motori di ricerca o transitandoci per scrivere un “FB” o “face”—aspettando indolenti l’auto-completamento – per cliccare sul primo link?

Ebbene, l’azienda di Zuckerberg – la cui storia è stata oggetto di una recente trasposizione cinematografica dall’inequivocabile titolo di “The Social Network” – si è inventata un nuovo servizio per far amare sempre più il proprio network agli utenti, sempre più assediati (o assetati?) da quel vortice assuefattivo di post, “mi piace” e tag, tanto comune al facebookiano medio.

Non fatevi ingannare dal titolo di quest’articolo, Messages non è un semplice servizio di posta elettronica come un gMail/Hotmail che dir si voglia, ma al contrario, non facendo distinzione tra poste elettronica, SMS o chat, gestisce tutte le comunicazioni tra gli utenti come un flusso unico di informazioni – si, se vi è venuto in mente un certo Google Wave non ci siete andati troppo lontani.

Proprio come un normale account di posta elettronica la “Social Inbox” – così si chiama la casella di Messages – può essere divisa in cartelle, etichette con tanto di filtri per scartare i messaggi indesiderati e selezionare quelli più importanti.

Accanto a questo c’è la promessa da parte di Facebook di fornire quanto prima ai propri utenti un account di posta elettronica del tipo nome.cognome@facebook.com, sul quale far giungere tutte le comunicazioni trans-facebookiane.

Le similitudini con le eMail però si fermano qui, perché per il resto Messages si comporta proprio come un programma di Instant Messaging: niente oggetto o destinatori in copia, ma solo una comunicazione diretta al/agli utente/i con cui si vuole avere una comunicazione.

Come già detto in un’unica soluzione, si avranno a disposizione tutte le conversazioni intrattenute con i propri contatti, indipendentemente dal mezzo attraverso il quale sono passate.

Altro aspetto da non sottovalutare è la possibilità – finalmente – di aggiungere ai propri messaggi degli allegati tra cui foto, musica e, perché no, documenti.

Messaggi e Ufficio

E ora viene il bello, il patto satanico, l’alleanza d’acciaio, del mortal Damocle la spada pendente: Office Web Apps.

Capito tutto vero? Ok, spiego.

L’alleanza di cui parlo è quella stretta tra Microsoft e Facebook per la gestione e la condivisione dei documenti tra gli utenti, che si avvale a piene mani dell’integrazione con il fiammante Office Web Apps, la trasposizione web – chi l’avrebbe detto? – dei vari Word, Excel e PowerPoint, il tutto gratuito e disponibile su tutti i dispositivi: tablet, mobile, note/net-book o desktop che siano.

Col suo “anello per ghermirli e nel buio incatenarli” Facebook, armato di tutto punto da Microsoft, lancia un vero e proprio attacco a Google, per spodestare il suo dominio su messaggi e documenti nel web – se dico “Google Docs”, vi si accende una lampadina, spero – oltre a rappresentare una seria minaccia per quei figli di un dio minore (Yahoo in primis) che devono buona parte del loro business alla gestione degli account di posta dei loro utenti.

Per ora qualsiasi giudizio sull’eventuale successo o insuccesso di Messages è solo una mera ipotesi, ad ogni modo il servizio ha tutte le carte in regola per deviare nei server di Facebook le conversazioni di mezzo mondo, lasciando a bocca asciutta – e senza utenti – i concorrenti che non correranno ai ripari.

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