Bloccati in ascensore.
5 perfetti sconosciuti si ritrovano bloccati in un ascensore di un grattacielo, nel quale pochi minuti prima un uomo si è suicidato lanciandosi da una finestra. Il gruppo comprende Vince, un venditore di materassi; Tony, un ex militare in cerca di un impiego; Sarah, un’ereditiera senza scrupoli; Ben, un addetto alla sicurezza del palazzo e un’anziana cleptomane.
Mentre all’esterno l’assistenza e i tecnici cercano di sbloccare l’ascensore, al suo interno cominciano a verificarsi strani eventi: la luce va e viene e il gruppo avverte la presenza di una strana creatura. Quando Sarah viene ferita misteriosamente alla schiena la situazione precipita, tanto da richiedere l’intervento della polizia.
Ma quest’ultima non potrà che assistere, impotente, ad una terribile sequenza di brutalità..
Uno alla volta..
I 5 protagonisti della pellicola rappresentano, ognuno a suo modo, esempi di cattivi comportamenti e come narra una macabra fiaba non si ritrovano riuniti nello stesso luogo per caso.
Secondo quest’ultima infatti il diavolo ama riunire le anime dannate in un sol luogo, prendersi gioco di loro (tra l’altro torturandole prima di prenderle con sè) e nello stesso tempo tenere lontani quanti si oppongono al suo crudele disegno.
Male e bene. Ma, suggerisce il film, se esiste il male e il diavolo (con tanto di suggestive immagini di una città sottosopra) esiste anche il bene. Ed è su questa contrapposizione che scorre Devil, con tanto di morale finale.
La pellicola, di durata inferiore all’ora e mezza, da parte sua scorre agevolmente, terrorizzando e sorprendendo lo spettatore con il giusto carico di tensione, orrore e mistero. Tra spazi claustrofobici e i sospetti e le inquietudini di 5 sfortunati, pronti a far emergere, ancora una volta, il lato peggiore dell’essere umano.