Tablet Wars – iPad 2, Galaxy Tab, Xoom, TouchPad o PlayBook?
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Tablet Wars – iPad 2, Galaxy Tab, Xoom, TouchPad o PlayBook?

The Post-PC Era

Lungi dall’essere una semplice moda, ma un vero e proprio modo per pensare il computing in portabilità, i tablet – computer contenuti nelle dimensioni di una tavoletta – hanno finalmente rotto gli argini che da un decennio anni li trattenevano in un mercato fin troppo di nicchia.

Con la presentazione dell’iPad nel 2010, Apple ha dato il La ad un mercato appena nato ma che in meno di un anno ha fatto registrare una cosa come 15 milioni di dispositivi in 9 mesi.

Ovviamente anche i concorrenti non sono rimasti a guardare e si sono rimboccati le maniche per dar vita ai propri dispositivi e rubare almeno una fettina di quella golosa torta scoperta da Apple.

Diamo un’occhiata a tutte le principali offerte.

Apple iPad 2

Il diretto discendente del pioniere del mercato. Arriverà sui nostri scaffali a fine mese equipaggiato con il nuovo processore A5 dual-core a 1Ghz che promette il doppio della velocità di calcolo rispetto all’iPad oltre a visibili grafici senza precedenti.

La linea è quella minimalista e stilosa a cui Apple ci ha abituato, il tutto avvolto intorno ad uno schermo da 9,7’‘.

In aggiunta troviamo 2 fotocamere – fronte e retro – e il giroscopio.

Il sistema operativo, che sta facendo scuola, è l’iOS arrivato alla versione 4.3.

Prezzo: da 499 a 879

Samsung Galaxy Tab 10.1

Samsung si sta mostrando il concorrente più accanito dell’azienda della Mela sia nel mercato degli smartphone con la linea Galaxy, che nel neonato mercato dei tablet con il Galaxy Tab.

L’ultimo nato è il 10.1, cioè il modello dotato di uno schermo da 10,1’‘.

Il dispositivo si avvale dei nuovi processori dual-core a 1Ghz Tegra 2 di nVidia, di due fotocamere – fronte e retro, dotata di flash.

Sul Galaxy gira il sistema operativo di Google Android aggiornato alla sua ultima versione per i tablet: Honeycomb.

Prezzo: 699

Motorola Xoom

Anche Motorola si butta nel mercato dei “tavolati” con il suo Xoom.

Dotato anch’esso di Android Honeycomb, ha molto a che spartire con la creatura di Samsung.

Schermo da 10.1’‘, 1Ghz dual-core, fotocamere frontale e posteriore con flash con l’aggiunta del supporto alla tecnologia di connessione 4G LTE che sarà lo standard della connettività mobile del prossimo futuro.

Prezzo: 799

HP TouchPad

Qualcosa di nuovo sotto il sole: HP, comprando la fallimentare Palm, ne ha acquisito il buon sistema operativo webOS che viene venduto all’interno del proprio tablet.

Prestazioni superiori alla categoria garantite da un processore dual-core della Qualcomm a 1.2Ghz, 1GB di RAM, uno schermo a 9.7’‘ ed il supporto alla tecnologia 4G ma con una sola fotocamera frontale.

Prezzo: 699€ (da Aprile)

BlackBerry PlayBook

Anche RIM cerca di limitare il distacco coi concorrenti introducendo il PlayBook.

Dotato anch’esso di un proprio sistema operativo – il Tablet OS – monta uno schermo più piccolo da 7’‘, un  processore dual-core a 1Ghz, 1GB di RAM e un’interessante uscita HDMI per collegarlo a TV e schermi HD.

Da che parte stai?

Ovviamente è difficile decretare un vincitore assoluto – in termini di prestazioni ed usabilità – dato che dispositivi diversi hanno diversi punti di forza e debolezza.

Apple con le proprie politiche di prezzo, con un sistema operativo unico ed un AppStore con oltre 65.000 applicazioni fa “razza a parte”, dividendo il mercato dei tablet in: iPad e non iPad.

Dall’altra parte della barricata si trovano i dispositivi dotati del sistema operativo di GoogleSamsung Galaxy e Motorola Xoom – che possono contare su un mercato di applicazioni piccolo ma in costante crescita.

Infine troviamo le vere e proprie “new entry”: WebOS di HP e Tablet OS di RIM.

Quella di HP è una vera e propria scommessa, dato il fallimentare risultato di una promettente azienda come Palm. Le promesse di WebOS sono allettanti, ma solo il tempo potrà decretarne il successo.

Discorso analogo può essere fatto per RIM che si avvale – per sua fortuna – delle grazie del mercato business prerogativa del marchio BlackBerry.

Per entrambi vale il discorso della necessità d’integrazione di servizi complementari garantita dalle applicazioni scritte da terzi e dal mercato che potrà generarsi attorno ai nuovi sistemi operativi.

La scelta sta a voi quindi: preferite la sicurezza di un sistema rodato come iOS, la frizzantezza di un Android in continua evoluzione o mordere l’assoluta novità di un WebOS/Tablet OS?