Essere l’azienda che ha rivoluzionato il settore dei cellulari – oggi smartphones – implica l’essere il – quasi – leader mondiale dei dispositivi mobile ma anche dover risolvere qualche grattacapo.
Se l’anno scorso fu l’AntennaGate ad alimentare le rotative dei giornali di tutto il mondo, oggi è lo iSpyGate.
Spia tu che spio anch’io
Grazie al – prezioso – nugolo di smanettoni che ogni giorno scorrono files e cartelle contenuti nei propri melafonini, è stato scoperto che gli iPhone e gli iPad tengono traccia di ogni spostamento fatto dai propri possessori, salvando il log degli spostamenti permanentemente sul cellulare.
La notizia ha allarmato un bel po’ di consumatori, arrivando addirittura alla richiesta di chiarimenti da parte di molti governi – tra cui anche quello italiano.
Dopo un primo momento di reticenza – per non dire negazionismo – Apple ha finalmente fornito una spiegazione “ufficiale” alle richieste di mezzo mondo.
Maestra: mi giustifico!
Secondo la spiegazione di Apple gli iDevices non memorizzano la posizione dei propri utenti “tout-court”, ma per fornire un servizio di geo-localizzazione migliore tramite la memorizzazione di HotSpot Wi-Fi e antenne cellulari.
Bella spiegazione, ma un po’ povera per giustificare che all’interno dei files incriminati siano registrati, oltre a collegamenti e coordinate, anche le finestre temporali di connessione, dati che permettono di rispondere in pieno alle domande: “Chi? Dove? Quando?”.
Per mettere a tacere le malelingue sul fatto, Apple ha promesso, a breve, l’uscita di una nuova versione di iOS che “ridurrà il numero di HotSpot Wi-Fi e antenne cellulari memorizzate sull’iPhone, oltre a cancellare ogni dato memorizzato quando il servizio di localizzazione (GPS) viene spento”.
Dalle affermazioni di Apple emerge che la “feature” affiorata soffre di un bug di programmazione che tiene traccia di tutti di spostamenti dell’utente, invece di limitarsi ad un finestra temporale di breve durata ed a cancellare il tutto a localizzatore spento.
Aspettando la patch
Rimanendo in attesa della correzione di questo “bug”, alcuni utenti hanno già provveduto a scrivere applicazioni – su Cydia e non – che permettono di visualizzare i dati proditoriamente salvati sui propri dispositivi ed eventualmente cancellarli.
Per tutti gli interessanti a vedere quali dati sono stati salvati sul proprio iDevice, possono trovarli e visualizzarli “su cartina” tramite il programma iPhoneTrakerWin (per Windows) e iPhoneTracker (per Mac)
Al prossimo “AppleGate!”