Nei momenti di crisi anche le bellezze italiane finiscono al centro di stime e calcoli.
A fare i conti è stata la Camera di Commercio di Monza e Brianza, partendo da un presupposto: se la Finlandia ha chiesto in garanzia per il “salvataggio” della Grecia i beni di Stato quali l’Acropoli, il Partenone e alcune isole, l’Italia può mettere in campo un vero e proprio tesoretto, grazie alle sue bellezze naturali, che ammonta a 20 miliardi di euro .
E’ il Chianti la bellezza italiana più conosciuta al mondo: il brand delle colline toscani tradotto in cifre arriva a totalizzare ben 4 miliardi di euro. Poi vengono le perle del mare: la costiera amalfitana (valutata oltre 3 miliardi e mezzo), la riviera Romagnaola (2,3 miliardi), le Madonie in Sicilia (2 miliardi).
Al quinto posto un’altra eccellenza toscana, la Versilia: la terra del “Forte”, che vale quasi 2 miliardi di euro (1,9 miliardi, per l’esattezza), batte la Costa Smeralda e il Salento (entrambi 1,4 miliardi). Chiudono la classifica le Dolomiti, la Brianza, le Cinque terre, l’Aspromonte e il Monferrato.
E se le bellezze naturali non bastassero potremmo ricorrere alle bellezze culturali.
Sempre gli studi della Camera di commercio di Monza e Brianza hanno calcolato che il valore del brand di alcuni tra i monumenti italiani più noti ò stimato in quasi 400 miliardi di euro. Un valore che non riguarda il patrimonio tangibile ma e’ legato all’immagine e alla visibilità del marchio.
Per esempio a Roma il brand del Colosseo vale più di 91 miliardi, quello dei Musei Vaticani 90 miliardi, mentre i 10 milioni di lire stimati da Toto’ per la Fontana di Trevi, ‘trasformati’ in ritorno di immagine, valgono oggi 78 miliardi di euro. E se il brand del Duomo di Milano vale 82 miliardi di euro, il valore del marchio degli scavi di Pompei batte la basilica di San Marco e gli Uffizi di Firenze.
Quindi facendo 2 calcoli vendendo tutti i nostri brand per un ammontare di crca 420 miliardi di euro e considerando che oggi il debito pubblico è di circa 2000 miliardi di euro il nostro debito diminuirebbe di circa il 20 %.
Mica male, peccato che come dice una nota pubblicità per certe cose come la dignità di un paese non c’è prezzo.