Dopo le proteste in paesi come la Spagna, gli Usa, la Grecia e Israele gli indignati (sbarcano anche nel nostro paese. Oggi la giornata nazionale di protesta contro Bancitalia, nei prossimi giorni altre mobilitazioni e il 15 ottobre la grande manifestazione generale a Roma.
Le contestazioni si sono sviluppate in numerose città italiane, come Bologna, Firenze,Roma e Napoli. L’episodio più grave si è verificato nel capoluogo emiliano-romagnolo, con scontri e feriti.
Un centinaio di studenti, al grido di “Vogliamo entrare, non è nostro il debito” o “non vogliamo più essere sfruttati, siamo precari e diciamo basta, ci ribelliamo”, ha cercato infatti di varcare l’ingresso della filiale emiliana della Banca d’Italia ma è stato respinto per 2 volte da un cordone di polizia e carabinieri in tenuta anti-sommossa. Tra manganellate e spintoni, un studentessa è stata ferita (quattro denti rotti e labbro spaccato), tanto da rendere necessario l’intervento dell’ambulanza.
Respinti, i manifestanti hanno lanciato uova e vernice contro l’ingresso della Banca d’Italia e hanno poi continuato la protesta per le vie del centro storico. Ad essere coinvolto anche l’Ufficio Notificazioni Esecuzioni e Protesti del Tribunale di Bologna.
Problemi anche nella capitale con i manifestanti che hanno occupato Via Nazionale, pronti a passarvi lì la notte con tende e sacchi a pelo. Proteste e sit-in davanti alle sedi della Banca d’Italia anche a Napoli, Palermo, Firenze e Bari. E a quanto pare è solo l’inizio.