Parigi in 7 giorni - Parte I
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Parigi in 7 giorni - Parte I

Recentemente ho avuto la possibilità (e la fortuna) di trascorrere una settimana a Parigi insieme alla mia dolce metà – ah, Paris, ville des amoureux.

Dato che mi piace organizzare, prima della partenza ho iniziato un semplice elenco di luoghi da visitare, ma ben presto si è trasformato in una mini-guida della Parigi turistica da vedere in 7 giorni (6 non contanto il giorno di viaggio), questo è il principale motivo che mi ha spinto a modificarla per pubblicarla sull’Atomo del Male, sperando di dare una mano a tutti i futuri visitatori di questa magnifica capitale.

Note Generali

Cominciamo con delle note generali da “bravo turista” che sono buone in tutti i casi.

Se decidete di mangiare fuori, suggerisco di dare un’occhiata ai locali consigliati sull’utilissimo sito faqparigine.it dal quale ho tratto la maggior parte delle indicazioni.

A ciò aggiungo un consiglio spassionato: solo in Italia l’acqua naturale viene venduta imbottigliata a basso prezzo, al contrario nei ristoranti parigini viene fatta pagare a peso d’oro, probabilmente anche per questo motivo è ben accetta la richiesta di un “Eau en Caraffe” che viene venduta a bassissimo costo o addirittura data gratis.

Sui Viaggi

Se i vostri viaggi si limiteranno per il 90% dei casi all’interno della città (diciamo dal 1° al 20° arrondissement) prendete la metropolitana, che, comunque se ne dica, rimane il mezzo più economico, veloce e “sicuro” – nel senso che è pieno di indicazioni sulla direzione che state prendendo ;) – per raggiungere le zone di maggior interesse a Parigi.

Tutte le stazioni della metro parigina vengono considerate, indipendentemente dalla loro posizione geografica, come appartenenti alle zone 1 e 2, quindi basta usare un normale biglietto della RATP zone 1-2 (RER, metro, bus, tram e la funicolare di Montmartre) da 1,70€ e potrete prendere tutte le coincidenze che si vogliono, fino a destinazione.

In quanto a biglietti abbiamo optato per “compattare” le visite giornaliere in base ai luoghi ed usare Carnet di 10 ticket t+ da 12,50€ per muoverci nei giorni feriali (la nostra vacanza è iniziata il mercoledì) e il Ticket Jeunes Week-end – valido solo per i minori di 26 anni – per il fine settimana – zone 1-5 a 7€, principalmente per andata e ritorno a Versailles il Sabato e zone 1-3 a 3.50€ per il tour “allargato” di Domenica).

A questi si aggiunge la salassata dei 9,10€ in andata e ritorno dall’aeroporto di Charles de Gaulle alla quale non ci siamo potuti esimere.

Nel caso vogliate sincerarvi della zona e del prezzo dei biglietti della metro suggerisco l’uso di un ottimo strumento messo a disposizione dal sito della  RATP.

L’itinerario:  giorni I – III I° Giorno (Mercoledì)

Il primo giorno abbiamo deciso di fare il classico tour del “cuore” di Parigi.

Prima tappa: Tour Eiffel. Consiglio spassionato, meglio andarci presto, verso le 8:30-9 quando apre. Noi siamo arrivati alle 9 e abbiamo fatto una fila di una mezz’oretta per entrare. A mezzogiorno, quando siamo scesi, abbiamo trovato una fila lunga tanto quanto la base della torre stessa, quindi “in campana”.

Dalla Torre Eiffel il giro prosegue attraverso i Champ de Mars che dai piedi della torre arrivano fin davanti all’Ecole Militaire. Costeggiandola si arriva all’Hotel des Invalides, un complesso costruito per ospitare gli invalidi di guerra che contiene il famoso museo delle armi ed è riconoscibile per la sfavillante cupola dorata della Cappella personale di Luigi XIV che ospita la tomba di Napoleone.

Dall’Hotel, percorrendo la splendida Esplanade des Invalides si arriva sulla rive gauche della Senna, che da sul Pont e la relativa Place de la Concorde, una delle più famose piazze della Parigi rivoluzionaria. “La Concorde” da a destra sui giardini del Louvre, le Tuileries e a sinistra agli Champs-Élysées.

Dato che al Louvre ci saremmo andati il giorno successivo, abbiamo optato per gli Champs, con la loro movida consumista e il parterre di super-negozi da minimo 3 piani. Ultime ma non meno importanti le mete dell’Arco di Trionfo e del Trocadero dal quale si può vedere la Tour Eiffel illuminata (di sera) in tutta la sua magnificenza.

II° Giorno (Giovedì)

Il secondo giorno è principalmente dedicato al Louvre, uno dei più famosi musei al mondo, celebre soprattutto per ospitare al suo interno la Gioconda di Leonardo.

Anche in questo caso il consiglio dato per la Tour Eiffel torna valido: è uno dei luoghi più frequentati dai turisti di Parigi – e del mondo – quindi prima ci andate e meno fila dovete fare per entrarci. A ciò aggiungo un piccolo escamotage che è entrare (e fare il biglietto) alla Port des Lions piuttosto che dalla famosa Piramide di Vetro. Difatti essendo molto meno famosa, la prima entrata ha pochissima fila – quando ci siamo andati noi non c’era proprio nessuno.

Per il resto il consiglio è quello di godersi il museo con calma, fare una capatina dalla Monna Lisa e scattare una foto – la si può ammirare da 3-4 metri di distanza con un’insopportabile calca di persone.

Oltre alla Gioconda il Louvre contiene delle opere magnifiche che “devono” essere viste come il Codice di Hammurabi, la Venere di Milo, la Nike di Samotracia passando per i numerosi quadri di Caravaggio, quelli di David, di Da Vinci, di Delacroix, di Géricault, Raffaello, ecc.

Usciti dal Museo nel tardo pomeriggio abbiamo optato per fare una breve visita al monumentale cimitero Pere Lachaise, luogo di sepoltura di personaggi famosi come Wilde, Edith Piaf,Jim Morrison, Molière, Balzac, ecc.

Benché un cimitero non sembri una meta “turistica” per eccellenza, ci sono addirittura tour guidati alle tombe e alle entrate è reperibile la cartina per trovare le sepolture più celebri. Non ultimo cito la presenza della tomba di Victor Noir, lasciando ai lettori il piacere di scoprire chi fosse e della tradizione legata al suo sepolcro.

Dato che il cimitero si stende lungo il versante di una collina, consiglio di partire dall’alto (dove si trova la fermata del metro “Gambetta”) per andare a scendere fino all’uscita.

III° Giorno (Venerdì)

Il terzo giorno doveva essere dedicato alla visita del museo d’Orsay, museo a cui tenevo molto, essendo un amante delle opere impressioniste. Peccato che “une gréve” (sciopero) ad oltranza abbia impedito a me e al resto dei turisti – incazzerecci – riunitisi all’entrata di godere dello spettacolo. Mannaggia alla crisi, mannaggia ai tagli di personale, fatto sta che, messomi il cuore in pace, abbiamo deciso di visitare la vicina Île de la Cité, l’isoletta sulla senna al centro di Parigi sulla quale si trovano la cattedrale di Notre-Dame – che immagino non abbia bisogno di presentazioni – e il complesso del Palais de la Cité che ospita il Palazzo di Giustizia, la meravigliosa Sainte-Chapelle, la Conciergerie – purtroppo in restauro – e la prefettura.

Continua con Parigi in 7 giorni - Parte II