6 morti. Decine di auto e motorini più o meno danneggiati. Una stima dei danni ancora tutta da verificare. E’ questo il bilancio ancora del tutto provvisorio del violento nubifragio che ha colpito nella mattinata di venerdì la città di Genova.
Il maltempo, dopo le devastazioni provocate nei giorni scorsi anche in Toscana, ha di nuovo colpito la Liguria, provocando l’esondazione dei torrenti Bisagno, Fereggiano e Sturla e quindi l’allaggamento di alcune parti della città di Genova.
In città ora si lavora per ripristinare e ripulire dal fango le strade, le abitazioni e i negozi ma rimane ancora molto da fare. Sono infatti ancora decine le automobili e i motorini accatastati gli uni sugli altri, in un puzzle impazzito provocato dalla violenza delle acque.
Per agevolare i soccorsi e la rimozione dei detriti in città è scattato, dalle 7 di questa mattina, il divieto di circolazione delle auto private mentre le scuole rimarranno chiuse anche nella giornata di lunedì. E ‘ stata invece riaperto, in uscita, il casello autostradale di Genova est. Rinviata, a causa dell’allagamento dello stadio Marassi, la partita Genoa -Inter.
6 le vittime, 4 donne e 2 bambine, tutte decedute in via Fereggiano. 5 di queste si erano rifugiate in un androne di un condominio per sfuggire all’ondata di piena ma l’acqua le ha comunque raggiunte e uccise. Al momento non si registra più nessun disperso.
Il maltempo, oltre a continuare a perseguitare la Liguria, dove continuano le piogge, si è spostato nelle regioni limitrofe. Come in Piemonte, con il rischio di esondazione di alcuni fiumi, e in Emilia Romagna, dove la Protezione civile ha emanato l’allerta per le piogge intense che potrebbero verificarsi nelle prossime ore, soprattutto nelle province di Parma e Piacenza.
A Genova, intanto, continua a piovere.