Una condanna a 5 anni e 4 mesi. E’ la pena inflitta dal Tribunale di Napoli all’ex direttore generale della Juventus Luciano Moggi per i fatti di Calciopoli.
Moggi è stato riconosciuto colpevole delle accuse di associazione per delinquere e frode in competizione sportiva ipotizzate dalla Procura di Napoli durante la primavera del 2006, periodo in cui scoppiò lo scandalo Calciopoli, quindi la scoperta di un’organizzazione che condizionava il campionato di Serie A, la retrocessione della Juventus in Serie B e la revoca dei suoi ultimi 2 scudetti.
Il Tribunale ha confermato l’impianto accusatorio della procura, riconoscendo a Luciano Moggi il ruolo di promotore di un’associazione capace di condizionare profondamente il campionato di Serie A. L’ex direttore generale è stato inoltre condannato all’interdizione in perpetuo dai pubblici uffici e al daspo.
Assieme a Moggi sono state condannate in primo grado altre 15 persone. Tra queste gli ex designatori arbitrali Bergamo e Pairetto, gli ex arbitri Massimo De Santis, Salvatore Racalbuto, Paolo Bertini e Antonio Dattilo, il presidente della Lazio Claudio Lotito, il proprietario della Fiorentina Diego Della Valle e l’ex vice presidente della Figc Innocenzo Mazzini.
Alle condanne si sono unite anche 8 assoluzioni. Trattasi dell’ex Ds del Messina, Mariano Fabiani, dell’ex arbitro Pasquale Rodomonti, degli assistenti Marcello Ambrosino, Silvio Gemignani ed Enrico Cennicola, del giornalista Rai, Ignazio Scardina, dell’ex designatore degli assistenti Gennaro Mazzei e dell’ex segrataria della Can, Maria Grazia Fazi.