RAGE
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RAGE

Siete voi, soli, che vagate in un mondo stile “terra di confine”, combattendo contro bande di mutanti e tribù post-futuristiche.

No, non è Borderlands.

Uscite dal vostro rifugio dopo quasi un secolo dalla catastrofe globale e dovete rimettere a posto le cose.

No, non è Fallout.

RAGE

Un asteroide – Apophis – impatta sulla terra, devastando globo e società.

Noi – l’innominato protagonista –  facciamo parte di una ristretta cerchia di persone che, per preservare la salvezza dell’umanità, viene richiusa dentro delle “arche” iper-tecnologiche collocate nel sottosuolo – sai che novità! –, rimanendo in una sorta di “sonno preservatore”.

Dopo un secolo dal cataclisma ci svegliamo – la fiera delle ovvietà – e scopriamo che tutti i nostri compagni di viaggio sono morti a causa del malfunzionamento dei “nanotriti”, piccole nano-macchine iniettategli nel sangue per preservarli, ma che, a ben vedere, hanno favorito solo il nostro eroe.

Ancora storditi dal torpore centenario, facciamo i primi passi nelle Wasteland – nome originalissimo, usato nel 99,99% dei giochi di questo tipo –, venendo a conoscenza di ciò che è accaduto nel frattempo.

Terra 2135

Credevate forse di essere gli unici sopravvissuti? E invece no!

Durante la nostra non-coscienza la Terra si è ripempita di:

  • una razza di mutanti schifosi e cattivi che imperversano per le Wasteland;

  • una milizia armata che vuole imporre le proprie regole al resto del mondo, chiamata “The Autority”;

  • una resistenza di umani che vuole far saltare i loschi piani di dominio mondiale dell’Authority (alla quale, peraltro, sarete affiliati coattamente);

  • pochi e desolati insediamenti umani, nati attorno a luoghi che la catastrofe ha risparimiato (metropolitane, piccole cittadine, ecc);

  • tribù eterogenee distinte da una peculiare caratteristica (banditi motorizzati, tecnologi post-apocalittici, spiritisti dell’ultim’ora, ecc.).

All’interno di questo ambiente, il protagonista sarà trascinato – è il verbo giusto – da una missione all’altra, distruggendo, ammazzando e riportando a casa la pellaccia per una trentina di volte.

Il tutto intervallando lo spara-spara col spara-guida, gradito espediente fornito dalle gare automobilistiche che si svolgono negli insediamenti più grandi.

Scherzi a parte (faccio il serio)

Fin dall’annuncio della collaborazione tra due mostri sacri dell’industria videoludica come Bethesda e id Software, RAGE ha goduto – o risentito – di un hype esageratamente alto.

Del resto è normale aspettarsi un prodotto eccezionale dalla collaborazione di due software house che hanno contribuito a far evolvere due generi che, ad oggi, stanno sempre più andando a braccetto: RPG e FPS.

Da un certo punto di vista RAGE assolve il proprio compito, presentando un comparto grafico – con qualche sbavatura di troppo – e sonoro di tutto rispetto, insieme ad una giocabilità sempre alta, garantita da un gameplay dinamico e variegato.

Per farla breve,il gioco prende e parecchio, soprattutto nelle fasi iniziali di esplorazione del “nuovo mondo”, toccando i propri picchi nell’FPS più puro, in particolare nelle missioni principali. Menzione d’onore per l’ottimo lavoro sull’animazione di corpo e viso dei PNG e per le scelte artistiche sull’ambiente post-apocalittico creato.

Anche la trama – che come avrete capito non presenta novità sostanziali – attira l’interesse del giocatore, intervallando alle decine di missioni secondarie, quelle principali che ne dipanano l’ordito, seguendo l’inesorabile sequenza dettata dagli sviluppatori.

L’idea di permettere l’esplorazione dell’ambiente esterno tramite veicoli – personalizzabili – poteva essere una carte vincente, al contrario la maggior parte delle volte l’uso dei mezzi è ridotto a mero “legante” tra le varie “mappe” di gioco, degradando una buona idea ad un semplice intermezzo.

Non vi dico la delusione del sottoscritto che, proprio quando credeva che il gioco prendesse il via, è stato salutato dal filmato finale e relativi titoli di coda. Che delusione, soprattutto considerando che il gioco “pesa” la bellezza di 3 DVD!

Pur rimanendo un titolo tripla A sviluppato da due software house di tutto rispetto, RAGE non assurge all’olimpo dei videogiochi, perdendosi nella foresta dei titoli che negli ultimi anni hanno popolato lo scaffale degli FPS (per niente RPG) post-apocalittici. Un gioco onesto e coinvolgente ma di cui, purtroppo,non se ne sentiva la mancanza.

Peccato.