Non avere paura del buio.
Il Gorgonauta Il Gorgonauta

Non avere paura del buio.

Perché aver paura del buio? 

La piccola Sally, dopo aver vissuto con la madre, si trasferisce dal padre e dalla sua nuova fidanzata Kim (Katie Holmes). I due vivono a Rhode Island in una grande villa del XIX secolo che intendono restaurare.

La bambina fin dal suo arrivo detesta la nuova casa  e ancora di più Kim. Sally fatica ad ambientarsi nella villa ma presto scopre una vecchia cantina, ormai coperta dalle erbacce. Molti anni prima nella stesso luogo il vecchio proprietario ero scomparso misteriosamente assieme al proprio figlio.

Piccoli, brutti e cattivi.

Nella cantina d’altronde si nasconde un terribile segreto, la cui origine si perde nella notte dei tempi. Si narra infatti che nascondendo un dentino sotto il cuscino la mattina dopo il bambino troverà al suo posto un soldino, lasciato dalla fatina dei denti…

Non è questo però il caso delle pellicola visto che la classica fatina viene sostituita da creature piccole, brutte e molte cattive. Oggetto delle loro attenzioni non certo amichevoli la piccola Sally e la sua “dentatura”. Peccato che nessuno voglia credergli, anzi, tutt’al più infatti si crede che si tratti solo di farneticazioni di una bambina disturbata e con dei problemi. Solo Kim sembra dargli ragione, ma riuscirà a salvarla in tempo?

Poca tensione.

Protagonisti del film, oltre alla piccola, le creature, una sorta di gremlins del XXI secolo dotati però di una cattiveria innata. Nascoste nell’ombra queste tramano contro i nuovi proprietari della casa ma in fondo spaventano fino ad un certo punto, a maggior ragione quando escono allo scoperto.

La pecca della pellicola, nonostante l’idea di fondo sia di per sè accattivante, è propria quello non di riuscire a coinvolgere lo spettatore, vittima, tranne rare eccezioni, più dello sbadigli che della paura.