Numerose scosse di terremoto hanno colpito nella notte e fino a questa mattina il Nord Italia. La prima, con magnitudo 4.2, è stata avvertita in provincia di Verona intorno all’una.
In mattinata altre scosse, una alle 9.06 (di magnitudo 4.9, la più forte tra quelle registrate), l’altra alle 9.24 (di magnitudo 2.3), hanno colpito l’Emilia Romagna, entrambi con epicentro vicino ai comuni di Poviglio, Brescello e Castelnovo di Sotto in provincia di Reggio Emilia.
Per fortuna non si registrano grossi danni (solo qualche crepa nei muri) mentre le poche persone rimaste ferite lo devono solo al panico creato dal terremoto. Le scosse comunque sono state distintamente avvertite dalla popolazione, a Milano come a Torino e Genova.
A Pavia sono state evacuate alcune scuole e gli uffici della Regione. Altrove molte persone sono uscite da uffici, palazzi e condomini e si sono riversate in strada per la paura. Nella notte la circolazione ferroviaria nel nodo di Verona è stata sospesa per alcune ore ma poi è ripresa regolarmente a partire dalle 5. A Bergamo è stato chiuso l’ufficio postale mentre a Milano sono stati evacuati in via precauzionale alcuni edifici scolastici.
Le scosse registrate a Verona e Reggio Emilia sono fenomeni distinti spiegano dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia. In sostanza appartengono a 2 faglie distinte.
In mattinata anche in provincia di Foggia è stata registrata una scossa di magnitudo 2.4 ma senza danni a cose o persone.