Seconda apparizione sulle pagine dell’Atomo del Male di Volunia, il progetto tutto italiano del papà di PageRank, l’algoritmo di ricerca di Google.
Volunia, la presentazione
Dopo il mistero dei mesi passati, finalmente il team di sviluppo capitanato da Marchiori ha tolto il velo che copriva la loro creatura, mostrandone il corpo o meglio la (inter)faccia.
In seguito alla presentazione ufficiale di ieri, tenutasi presso l’Università di Padova, Volunia ha schiuso le porte ad un ristretto numero di “power user”, utenti selezionati per questa beta privata, che tra poche settimane verrà estesa a tutto il pubblico.
Ringraziando progettisti e personale, ho potuto provare in prima persona il motore di ricerca, testandone funzionalità, usabilità e struttura.
Volunia, il motore di ricerca
Il motto di Volunia è
Una differente visione del web. Fanne parte.
Due affermazioni che racchiudono bene il senso di questo esperimento a metà strada tra il progetto universitario e l’imprenditoria.
Volunia non è l’anti-Google e immagino non sia mai balzato in mente ai suoi sviluppatori di poter concorrere, per mezzi e tecnologie, con aziende multi-nazional-milionarie-tripla-A come Google, Microsoft e compagnia bella.
Lo scopo di Volunia è un altro, o meglio, altri due:
1) Dare una “differente visione del web”;
2) Rendere ogni pagina una “bacheca” sulla quale ognuno possa esprimere commenti e opinioni riguardo al sito visitato e ai suoi contenuti.
Al primo punto troviamo una serie di strumenti interessanti:
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Mappe Visuali: create automaticamente (ma modificabili dai power user), le mappe visuali sono una rappresentazione della struttura dei siti. Oltre alla rappresentazione per “cartelle” – dalla non immediata interpretazione – è disponibile un’accattivante assonometria che tramite casine e palazzi – sembra di vedere un SimCity d’annata – rappresenta il site-map all’utente. Idea carina che permette di avere un colpo d’occhio sulla struttura del sito senza doverselo navigare tutto. Riguardo all’effettiva utilità ho qualche riserva che potrebbe essere dovuta alla giovane età del progetto, lasciamola maturare.
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Multimedia: un altro interessante strumento fornito da Volunia è la ricerca di contenuti multimediali (immagini, audio, video) all’interno del dominio dei siti, ma anche in questo caso devo trattenermi dal dare giudizi, dato che anche questo strumento ha attualmente qualche problema di funzionamento (probabilmente dovuto al basso numero di siti scandagliati dal motore).
Il secondo punto, quello “social”, è dato da una concezione della navigazione mutuata da altri esperimenti – dal successo altalenante – di extreme socializing del web.
Ogni utente può condividere, commentare e segnalare pagine alle proprie cerchie direttamente sulla pagina che sta visualizzando – già visto? Forse.
La prova su strada
Approfittando dell’account da power user ho fatto qualche prova col motore di ricerca.
La navigazione delle pagine web, in Volunia, avviene all’interno di una “cornice” che contiene gli strumenti multimediali e sociali di cui abbiamo parlato sopra.
L’interfaccia, purtroppo , è datata di 2-3 anni - per struttura e scelte di colore mi ricorda molto la webmail di Libero.
L’intuito non aiuta troppo l’utente, che deve fermarsi davanti alla pagina e capire “cosa può fare” e “come può farlo”.
Che sia perché è la prima volta che uso questo strumento? Può darsi, ma penso che Krug potrebbe avere qualche obiezione sull’argomento.
Data la novità ed il ristretto numero di utenti abilitati all’utilizzo, l’attuale homepage del sito è come una piccola sala riunioni dove è stato inserito un gruppo di sconosciuti che si scambiano opinioni ad alta voce sull’arredamento: flash continui della barra dei messaggi – troppo simile alla vituperata chat di Facebook – disturbano l’esplorazione del sito e la ricerca.
Il tono generale che mi ha trasmesso è quello di un progetto dalle tante caratteristiche che, purtroppo, mal si amalgamano tra loro, resistendo un quadro generale discontinuo e che mal si adatta al flusso di lavoro dell’utente occasionale.
Capitano, da che parte?
La direzione imboccata da Volunia sembra quella delle ricerche sociali.
Al posto dei risultati ordinati secondo “freddi” algoritmi di page ranking, Volunia propone un approccio sociale in cui i risultati migliori sono quelli più condivisi all’interno della cerchia delle proprie amicizie.
La moda della socializzazione delle ricerche è attuale e anche altri motori di ricerca si stiano muovendo in questa direzione, due su tutti, Google con “Google Search, plus You World” e Bing tramite Facebook.
Esperimento industriale? Progetto universitario? Prodotto innovativo?
Come al solito solo il tempo ci darà la risposta.
Per ora Volunia è ancora in fase Beta e, citando John Hammond:
"Quando aprirono Disneyland nel 1956, non funzionava nulla!".
Intanto cercando “Atomo del Male” vengo re-direzionato su siti di floricoltura o di incontri con transessuali… devo decidermi a cambiare cerchia di amici!