Mantova last minute, un week end nella città dei Gonzaga (parte 1).
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Mantova last minute, un week end nella città dei Gonzaga (parte 1).

Patrimonio dell’umanità dell’Unesco. Terra natale del poeta romano Virgilio. Stiamo parlando di Mantova, comune lombardo con poco meno di 50mila abitanti. Situata a poco più di 100 chilometri da Bologna, la città rappresenta la meta ideale per chi vuole trascorrere un week end all’insegna dell’arte e del relax.

Come raggiungerla e dove alloggiare.

Mantova è facilmente raggiungibile con il treno, l’aereo, la macchina. Il percorso in auto è molto semplice : se partite dalla provincia di Bologna basta imboccare l’A14 e prendere l’A22 subito dopo l’uscita di Modena nord. Percorsi una settantina di chilometri eccoci arrivati a Mantova. Il percorso si svolge quasi tutto in autostrada e tempo un’ora e mezza (senza neanche spingere troppo sull’acceleratore) si giunge a destinazione.

Sono 2 le uscite utilizzabili : Mantova sud e nord. Consiglio la seconda, dopo pochi chilometri seguendo l’indicazione “Mantova centro” si arriva nella città lombarda attraverso il Ponte di San Giorgio. Una volta arrivati in città però cominciano i problemi.

Gran parte del centro è una zona a traffico limitato, con i varchi d’ingresso sorvegliati dalle telecamere. Se non siete dotati di un pass dovete quindi parcheggiare la macchina lungo i viali esterni. Vista la vicinanza al cuore della città vecchia suggerisco due parcheggi : quello di Piazza Virgiliana (libero) e quello del Lungolago dei Gonzazga (a pagamento).

Per quanto riguarda la scelta dell’alloggio Mantova offre una vasta scelta. Gli hotel situati a nord della città sono più costosi (per una singola ad esempio non si va sotto i 60 euro) ma anche più vicini al centro. Se capitate ad esempio in via Accademia scesi in strada siete a due passi da Piazza Sordello e da Palazzo Ducale. Molti alberghi inoltre mettono a disposizione dei turisti un pass giornaliero per entrare in centro con la macchina.

Un pò di storia. I Gonzaga.

Prima di addentraci in 3 possibili itinerari di visita che coprono un arco temporale di poco più di un giorno un pò di storia. Mantova deve molte delle sue meraviglie architettoniche a una casata, i Gonzaga, una delle famiglie principesche più famose d’europa.

I Gonzaga governarono la città per oltre 4 secoli (dal 1328 al 1708) ritagliandosi un ruolo di primo piano nel contesto politico italiano ed europeo del tempo. Le origini della casata risalgono al XII secolo quando Guglielmo Corradi venne investito delle terre di Gonzaga (oggi un piccolo comune della provincia lombarda) dall’abate dell’abbazia benedettina di Polirone a San Benedetto Po.

Tra gli esponenti più illustri della casata troviamo Gianfrancesco (ospitò alla sua corte artisti del calibro di Filippo Brunelleschi e Antonio Pisano) e Federico II (celebre il suo legame con Andrea Mantegna). Il declino della dinastia comincia nel 1627 con Vincenzo II, ritrovatosi in punto di morte senza eredi a cui lasciare il regno. Il vuoto dinastico causa la I° guerra del Monferrato, con lo scontro tra la Spagna e la Francia. Nel 1708 il ducato di Mantova passa sotto il dominio degli Asburgo.

Mantova.

Le origini della città sono molto più antiche. Secondo Virgilio la città viene fondata da Ocno, figlio dell’indovina Manto. Gli etruschi si stabiliscono nella zona attorno al VI secolo a.C ma la conquista di Mantova da parte di Roma nel 214 a.C. pone fine al loro dominio sulla zona.

La caduta dell’Impero Romano apre le porte alle invasione dei barbari, gli Unni prima (fermati proprio in territorio mantovano dal papa Leone Magno) e i Longobardi poi. Nel 774 i Franchi occupano la città che pochi anni dopo entra a far parte del Sacro Romano Impero.

Verso l’anno mille Mantova rientra fra i possedimenti di Matilde di Canossa. Alla morte di Matilde la città lombarda si trasforma in libero comune. L’età comunale termina nel 1272 quando Pinamonte dei Bonacolsi ottiene la carica di capitano del popolo. I Bonacolsi mantengono il potere fino al 1328, anno in cui un colpo di stato organizzato da Luigi Gonzaga porta ad un nuovo passaggio di poteri. Il resto, come spesso si dice, è storia.