Mantova last minute, un week end nella città dei Gonzaga (parte 2).
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Mantova last minute, un week end nella città dei Gonzaga (parte 2).

Dopo la prima parte ecco 3 possibili itinerari di visita. Vi consiglio innanzitutto di acquistare la Mantova Musei Card, una tessera che permette di visitare diversi musei con un unico biglietto cumulativo molto conveniente.

Con la Mantova Musei Card 5, acquistabile in diverse biglietterie (da quella di Palazzo Ducale  a quella di Palazzo Tè solo per citarne due) è possibile entrare in cinque musei (segnati in seguito con l’asterisco) al costo di 15 euro (anziché 25). Presentando la tessera si ha inoltre diritto a diverse agevolazioni, sconti o riduzioni sulla tariffa d’ingresso di altri monumenti e luoghi di interesse.

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Sabato pomeriggio. Primo itinerario.**

Piazza  Sordello - Palazzo Ducale - Museo Archeologico Nazionale - Duomo

Il primo itinerario di visita parte da quella che è stata per secoli il cuore pulsante della vita politica e culturale della città, Piazza Sordello. Se vi entrate da via Accademia troverete a sinistra Palazzo Bonacolsi; a destra il complesso di Palazzo Ducale e in fondo, dritto davanti a voi, la cattedrale di San Pietro.

Consiglio di partire  proprio da Palazzo Ducale (*), in realtà un complesso di edifici collegati tra loro da corridoi e gallerie e arricchito da cortili interni e vasti giardini. All’interno troveremo : la Magna Domus e il Palazzo del Capitano, il nucleo originario del palazzo voluto dai Bonacolsi; il castello di San Giorgio, costruito su committenza di Francesco I Gonzaga e la Basilica Palatina di Santa Barbara.

Elencare tutte le sale e le opere d’arte custodite nell’immenso complesso è impossibile, mi limiterò ad elencarne alcune. Tra le più celebri ecco la sala degli specchi; la sala dei fiumi, con la rappresentazione dei corsi d’acqua del territorio mantovano sotto forma di giganti e la sala degli sposi, dedicata da Andrea Mantegna a Ludovico Gonzaga e alla moglie Barbara di Brandeburgo.

Usciti da palazzo Ducale è possibile visitare il Museo Archeologico Nazionale (ingresso gratuito), con una serie di reperti provenienti dal territorio mantovano, a testimonianza degli insediamenti umani nella zona fin dall’età del bronzo; la Cattedrale di San Pietro (costruita tra il 1395 il 1401) e la casa del Rigoletto in fondo alla piazza.

Domenica mattina. Secondo itinerario.

_Piazza Virgiliana - Museo Diocesano Francesco Gonzaga - Piazza delle erbe - Chiesa di Sant’Andrea - Teatro Scientifico Bibiena

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Il secondo itinerario parte dalla piazza dedicata al poeta latino Virgilio, nato in un villaggio vicino Mantova nel 70 a.C. Dalla piazza si accede al  Museo Diocesano Francesco Gonzaga (*)_, _al cui interno è possibile ammirare, oltre a reperti, dipinti e sculture, un’interessante collezione di armature medievali. Fino al 10 giugno sarà poi possibile, pagando un sovrapprezzo, ammirare la mostra dedicata a Vincenzo Gonzaga.

Allontanandosi da Piazza Virgiliana, giungiamo in Piazza delle Erbe, ricca di negozi e bancarelle nonché di ristoranti e osterie. Sulla piazza si affaccia un complesso formato dal Palazzo del podestà, il Palazzo della ragione, la Torre dell’orologio e la Rotonda di San Lorenzo, la chiesa più antica della città.

A pochi passi dalla piazza si trova l’imponente Basilica di Sant’Andrea, la cui cripta custodisce il “preziosissimo sangue di Cristo”, portato in città, secondo la leggenda, dal centurione Longino. Per tutelare la reliquia si narra che il soldato romano la seppellì prima della morte in un luogo segreto. Per secoli se ne persero le tracce fino a quando venne rinvenuta, assieme ai resti di Longino, dove oggi sorge proprio la Basilica. Appena entrati nella chiesa, sulla sinistra, la cappella con la tomba di Andrea Mantegna.

Ultima visita della mattinata il Teatro Scientifico Bibiena (*), situato in via Accademia e realizzato tra il 1767  e il 1769 quando la città era sotto la guida della sovrana Maria Teresa d’Austria.

Domenica pomeriggio. Terzo itinerario.

Museo della città di Palazzo San Sebastiano - Chiesa di San Sebastiano - Casa del Mantegna - Palazzo del tè

Il terzo e ultimo itinerario comincia percorrendo via Giovanni Acerbi, direzione Palazzo del Tè. Al termine della via sulla destra la Casa del Mantegna, a sinistra la Chiesa di San Sebastiano, progettata da Leon Battista Alberti e oggi luogo di sepoltura dei caduti mantovani di tutte le guerre.

Poco più avanti si trova il Museo della città di Palazzo San Sebastiano (*)_. _Suddiviso su 3 piani l’edificio ospita numerose opere d’arte allo scopo di raccontare i momenti più emblematici della storia della città.

Lasciato il museo è ora di addentrarci dentro Palazzo Tè (*), l’edificio concepito come “villa estiva” della famiglia Gonzaga. Il complesso architettonico, realizzato dall’architetto Giulio Romano, venne costruito in dieci anni, dal 1525 al 1535. Al suo interno si trovano sale riccamente affrescate. Dalla sala dei giganti con la rappresentazione della battaglia tra i Giganti e Zeus alla sala di Amore e Psiche, anch’essa interamente affrescata con la mitologica storia di Psiche.

Il percorso di visita della città di Mantova finisce qui. Buona vacanza!