Persone trasformatesi in morti viventi che vagano alla ricerca di carne umana. Non siamo sul set di un film di George Romero ma nelle strade delle città americane.
A lanciare l’allarme sono le autorità statunitensi dopo alcuni casi di cannibalismo. Come nel caso di Alexander Kinyua, lo studente di Baltimora reo confesso di aver ucciso il suo compagno di stanza e di averne mangiato cuore e cervello. O del suo coetaneo Brandon De Leon, un altro ragazzo di 21 anni, che ha minacciato di mordere i poliziotti che volevano arrestarlo in un fast-food.
A causare gli attacchi potrebbe essere una nuova droga, denominata Settimo Cielo, capace di far perdere totalmente il controllo a chi l’assume, fino al punto di scatenare l’istinto di attaccare e mangiare gli altri esseri umani.
Secondo la Cnn due degli accusati avrebbero inalato “sali da bagno” prima delle aggressioni, circostanza poi confermata dalla polizia di Miami.
Gli esperti ritengono comunque che la nuova droga sia solo un fattore scatenante e la causa dell’escalation delle aggressioni. Nelle persone coinvolte infatti sarebbero già presenti istinti violenti e la sostanza non farebbe altro che acuirli.
La droga insomma non trasformerebbe una persona in un vero e proprio morto vivente ma l’allarme, ora, rimane alto.