Liberi ma in cerca di una casa. Cominceranno venerdì gli affidi dei 2400 beagle del centro d’allevamento di Green Hill, sequestrato e messo sotto inchiesta dalla procura di Brescia.
Il centro è stato meta di numerosi cortei di protesta mentre diversi animalisti sono stati arrestati per aver scavalcato le recinzioni con lo scopo di liberare i cani.
Alla struttura, in cui sono allevati animali destinati alla sperimentazione, gli agenti del Corpo forestale dello Stato e della Digos della questura di Brescia hanno posto i sigilli su ordine del pm Ambrogio Cassiani, che ipotizza il reato di maltrattamento di animali nei confronti di tre persone ai vertici della stessa azienda bresciana.
Il sospetto è che i beagle siano utilizzati non solo a fini scientifici ma anche per ricerche connesse alla cosmesi, accusa respinta al mittente dalla stessa azienda lombarda. Anche le condizioni in cui sono custoditi i cani hanno lasciato perplessi gli agenti: il beagle è un segugio che ha bisogno di vivere all’aria aperta e non in gabbie come quelle presenti nella struttura bresciana.
Le richieste di affido si potranno inviare online compilando un modulo sui siti di Legambiente, Lav e delle associazioni che hanno aderito all’operazione ‘Sos Green Hill”. Le prime giornate per l’affidamento saranno venerdì 27 e sabato 28 luglio, al comando provinciale di Brescia del Corpo forestale dello Stato. A chi è interessato all’affido viene chiesto di poter adottare più cuccioli e, per limitare lo stress del trasporto, la residenza nel Centro-Nord.