Tedeschi alla conquista del Motor Show, l’unico salone internazionale delle quattro ruote rimasto in Italia dalla prossima edizione sarà costruito intorno a Volkswagen o quasi.
Il gruppo di Wolfsburg dopo aver rilanciato la Lamborghini e perfezionato il controllo di Ducati attraverso Audi sarà il protagonista della manifestazione bolognese in programma dal 7 al 16 dicembre.
Questa volta non si tratta dell’ennesimo acquisto da parte di un’organizzazione tedesca ma di una sorta di colonizzazione, approfittando dell’assenza di Fiat che proprio in queste settimane ha ufficializzato che non sarà presente alla kermesse bolognese.
Campagnoli, presidente di Bologna Fiere, ha deciso di fare il salto nazionale. In un’intervista rilasciata al Corriere di Bologna, prima ha assicurato che «non c’è nessun pericolo che la manifestazione venga annullata», poi ha sferrato l’attacco al Lingotto e ha svelato la sua nuova ricetta tedesca.
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«La scelta di Fiat di abbandonare il mercato italiano è abbastanza incomprensibile» ha spiegato Campagnoli, «ma non penso che gli altri costruttori si faranno condizionare dalle scelte del Lingotto. La realtà è che il mercato auto sta cambiando radicalmente. Siamo in una fase di incertezza perché è in atto una fase di transazione delle strategie dei costruttori».
E infine il colpaccio, il Motor Show, ha concluso il presidente della fiera, «deve diventare ancora di più il salone di riferimento del mercato italiano, per le case europee. In questo senso se non viene Fiat basta che ci sia Volkswagen».
Insomma una Fiat sempre meno italiana e una Germania che sta approffitando dei saldi italiani.
Non dobbiamo dimenticare che il sogno non tanto segreto del numero uno di Volkswagen, Ferdinand Piëch, è quello di acquisire l ‘Alfa Romeo; intanto si potrà godere un Motor Show costruito intorno ai suoi marchi.