Si all’Europeo in giro per l’Europa. Dal 2020 la competizione calcistica che determina la nazionale campione del vecchio continente non si disputerà più in un unico paese ma in tutti i paesi europei.
Addio alle partite disputate a Roma come a Firenze, a Napoli come Milano solo per fare l’esempio dell’Italia. Ora si giocherà a Parigi come a Berlino, a Madrid come ad Amsterdam. Una gioia in più per tutti i tifosi e tanto bei soldoni per gli sponsor, un costo maggiore perle varie nazionali che dovranno continuamente spostarsi da un capo all’altro del continente.
L’Uefa ha approvato la proposta del presidente Platini di estendere a più nazioni la manifestazione in occasione del sessantesimo anniversario della competizione.
In precedenza era la Turchia ad aver presentato la propria candidatura ufficiale per ospitare gli Europei e proprio nel paese mediterraneo potrebbero disputarsi le tre gare decisive (semifinali e finale) della competizione (troppo alti i costi per gli altri paesi?). Anche il duo Azerbaigian e Georgia e il trio Irlanda-Scozia-Galles si erano fatti avanti.
La decisione definitiva sulle città e i paesi che saranno coinvolti sarà presa dall’Uefa soltanto nella primavera del 2014 ma a molti la decisione puzza come escamotage per evitare di affidare gli Europei alla Turchia, la stessa che ad oggi dell’Unione Europea non fa parte.
Tra quattro anni saranno invece i nostri cugini d’oltralpe, i francesi, a ospitare gli Europei 2016.