Il premier Mario Monti potrebbe dimettersi a breve, già entro la fine dell’anno.
La discesa in campo di Berlusconi e il mancato sostegno del Pdl all’attuale esecutivo provocano le prime vittime. Niente meno che lo stesso Monti e il suo governo tecnico che ora in Parlamento non godono più del sostegno e della fiducia di una maggioranza politica.
Monti rimarrà fino all’approvazione delle leggi di stabilità e di bilancio, poi rassegnerà le dimissioni. Sono queste le indiscrezioni che emergono dopo il lungo incontro (durato almeno due ore) del Premier con il Capo dello Stato Giorgio Napolitano.
Il voto a questo punto potrebbe essere già a febbraio, il 10 o il 17, non più il 10 marzo mentre lo stesso Monti starebbe pensando di scendere in campo le prossime elezioni con una sua lista.
Assicurata l’approvazione della legge di stabilità per evitare un esercizio provvisorio, rimangono in bilico diversi provvedimenti, dal decreto sull’Ilva al decreto sviluppo. Niente da fare per la nuova legge elettorale dopo i veti incrociati dei partiti. E l’accorpamento delle province? Il rischio è che si arrivi a un nulla di fatto.
La paura ora è che i mercati esprimano questo lunedì un duro giudizio sulla caduta del Governo Monti, quello impiantato da Fmi e Bce per assicurare la lor0 dittatura finanziaria. Almeno il Premier non potrà più impoverire gli italiani ancora per diversi mesi. Per molti il più bel regalo di Natale.