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Giannino si dimette da presidente di "Fare" ma rimane candidato premier

Oscar Giannino si dimette da presidente di “Fare per fermare il declino” ma rimane il candidato premier del movimento politico. L’annuncio arriva dallo stesso giornalista che al termine di un direttivo-fiume del movimento all’hotel Diana di Roma ha reso pubblica la notizia su Twitter. Al suo posto l’avvocato Silvia Enrico, nata nel 1976, di Albenga, ma con studio legale a Milano.

“Dimissioni irrevocabili da presidente. Le mie sono state balle inoffensive ma gravi” ha scritto Oscar Giannino su Twitter. Il giornalista è poi tornato sul social network per motivare le dimissioni con un altro cinguettio: “È una regola secca: chi sbaglia paga. Deve valere in politica e con i soldi pubblici, io comincio dal privato. Ora giù a pestare destra, sinistra e centro”.

Le dimissioni arrivano dopo le polemiche sul curriculum taroccato e arricchito con tre titoli di studio (un master e due lauree, di cui una in giurisprudenza) mai effettivamente conseguiti. Giannino avrebbe conseguito un master alla Booth School of Business di Chicago, particolare successivamente smentito. Da parte sua il politico si è giustificato liquidando la vicenda come un equivoco.

Rimane da vedere ora quali saranno gli effetti delle dimissioni sulla campagna elettorale e sul movimento. Sopratutto sul numero di elettori che rimarranno delusi dal finto curriculum e che decideranno di cambiare le proprie intenzioni di voto. Una cosa è certa: peggior momento per far scoppiare il caso delle finte credenziali non ci poteva essere. La solita coincidenza?