Sono quasi 4 milioni i nuovi poveri d’Italia nel 2013. Lo Stato non c’è, o comunque non ha soldi, e così tocca al Volontariato offrire servizi di Walfare.
Una bella inizia arriva dalla nostra Emilia Romagna. Nel tentativo di dare una risposta, l’Associazione Servizi Volontariato di Modena ha escogitato una soluzione semplice e ingegnosa: la spesa non si paga con i soldi ma lavorando.
L’Emporio Portobello aprirà a Modena il prossimo maggio e, in apparenza, sarà un normale supermercato: generi alimentari, prodotti per la casa e l’igiene. Ma i clienti riceveranno una tessera a punti che raccoglieranno svolgendo servizi di volontariato all’interno del market stesso: tra gli scaffali, in magazzino, alla cassa.
Potranno usufruire del servizio 450 nuclei vulnerabili scelti in collaborazione con i servizi sociali in base al quoziente Isee.
L’Emporio Portobello è stato realizzato da una cinquantina di enti tra volontariato e partner istituzionali: la Conad ha fornito arredi, celle frigorifere e casse; il magazzino che ospita il supermercato è offerto per tre anni in comodato gratuito dal Comune di Modena; Rock No War ha fornito 50 tonnellate di cibo gratuito. L’Associazione Servizi Volontariato pagherà le spese per infissi e condizionamento.
Chiunque volesse fare una donazione ecco il sito.
Una bellissima iniziativa che speriamo non rimanga isolata, soprattutto perchè in un periodo in cui si parla tanto di politica dal basso è molto più importante parlare di iniziative che partono e arrivano dal basso.