Il problema di Scilipoti: le scie chimiche
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Il problema di Scilipoti: le scie chimiche

Abolire il segreto di stato sulle scie chimiche. A chiederlo è il senatore Domenico Scilipoti.

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Già nella scorsa legislatura l’ex deputato Idv ora senatore di Forza Italia Domenico Scilipoti aveva presentato un’interrogazione parlamentare sul tema.

Ecco cosa sosteneva:-_“Nel 2002 l’Italia e gli Usa hanno sottoscritto un accordo bilaterale sulla ricerca climatica; nel 2003 l’ex ministro Martino autorizza le forze Usaf a sorvolare gli spazi aerei italiani. Le scie chimiche rilasciate dagli arei in volo disperderebbero metalli pesanti nell’aria, provocando l’inquinamento delle piogge con danni sull’agricoltura”._

Ma cosa sono le scie chimiche?

Secondo i sostenitori della teoria del complotto sulle scie chimiche le scie di condensazione visibili nell’atmosfera terrestre soprattutto nelle giornate serene sono i resti di operazioni di dispersione di vari metalli orchestrate dai governi con una varietà di effetti che vanno dal controllo del clima, alla diffusione di malattie e al “controllo delle menti” delle persone.

In realtà le scie chimiche in quanto tali in sé per sé non esistono: si tratta invece di scie di condensazione (un fenomeno analogo al fiato che gela in inverno) lasciate nell’aria dagli scarichi caldi dei motori a reazione degli aerei che solcano la stratosfera.

Tutti gli aerei, di linea e non, lasciano, ad alta quota, scie di condensazione composte da microscopici cristalli d’acqua: le scie di condensazione sono il normale prodotto della combustione del carburante degli aerei, la cui reazione chimica produce grandi quantità d’acqua, che alle temperature gelide presenti in quota può condensare in ghiaccio.

Fermo restando che ognuno può credere a ciò che vuole, anche che gli asini volino, quello che trovo scandaloso è che ci siano politici che invece di occuparsi dei problemi seri del nostro paese, trovano nelle scie chimiche la loro massima preoccupazione.