La Corte internazionale di giustizia dell'Aia blocca la caccia alle balene
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La Corte internazionale di giustizia dell'Aia blocca la caccia alle balene

Il Giappone non potrà più cacciare le balene al Polo sud. A stabilirlo è stata la Corte internazionale di giustizia dell’Aja che ha obbligato Tokyo a cessare le attività di caccia a questi cetacei nell’Antartico.

Nonostante la profonda amarezza per la decisione, il Giappone rispetterà la sentenza della Corte. A renderlo noto sono state fonti governative giapponesi. “In quanto paese che rispetta lo stato di diritto e membro responsabile della comunità internazionale, il Giappone rispetterà la sentenza della Corte” ha dichiarato il capo-delegazione nipponico, Koji Tsuruoka.

Con questa decisione la Corte ha dato ragione all’Australia, che si era rivolta all’Aia nel 2010 accusando Tokyo di praticare la caccia commerciale sotto la copertura di un programma di ricerca scientifico. In base alla sentenza, il Giappone deve revocare ogni licenza, permesso od autorizzazione già concessa nel quadro dei programmi di ricerca e astenersi dal concedere ogni nuova autorizzazione.

La sentenza segue l’incursione di una baleniera giapponese, la Nisshin Maru, nel mare di Ross, in una zona considerata un ‘santuario’ dei cetacei. Le immagini riprese a bordo di un elicottero, che mostravano i corpi di tre balene sul mezzo, non hanno lasciato spazi a dubbi sull’attività dei giapponesi nell’area. Sulle tracce della baleniera si è mossa una nave di Sea Shepard.