Parma Fc, respinto il ricorso per accedere all'Europa League. Il presidente Ghirardi si dimette.
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Parma Fc, respinto il ricorso per accedere all'Europa League. Il presidente Ghirardi si dimette.

Una conquista sul campo persa per un cavillo fiscale. L’Alta Corte del Coni ha bocciato il ricorso del club emiliano per la mancata concessione della Licenza Uefa da parte delle Commissioni di 1° e 2° grado della Figc, a causa del ritardato pagamento Irpef di 300mila euro per alcuni tesserati. Oltre alla rabbia e la delusione dei tifosi, l’esclusione dalla competizione europea ha portato il presidente del Parma Ghirardi a dimettersi e a lasciare il mondo del calcio.

La vicenda. Il Parma conquista l’accesso all’Europa League all’ultima giornata di campionato. La squadra emiliana ottiene il sesto posto con un punto di vantaggio su Torino e Milan. La squadra torinese avrebbe l’opportunità di qualificarsi al terzo minuto di recupero ma Cerci, dal dischetto, sbaglia il rigore che avrebbe portato il Torino sul 3 a 2 contro la Fiorentina. Gli emiliani possono festeggiare una qualificazione inaspettata.

Arriva però la doccia fredda. Al Parma viene negata la concessione della Licenza Uefa da parte delle Commissioni di primo e secondo grado della Figc, per il ritardato pagamento Irpef di alcuni tesserati per un totale di circa 300mila euro. La squadra fa subito appello all’Alta Corte del Coni, che viene respinto. Rimane il ricorso al Tas di Losanna ma al momento le squadre che giocheranno in Europa sono Juventus, Roma, Napoli, Fiorentina e Inter. E naturalmente il Torino. Entro oggi , infatti, la Federcalcio doveva comunicare all’Uefa la lista completa.

“Ho chiuso con il calcio, ho rassegnato le mie dimissioni da presidente e ho pregato Leonardi di continuare a gestire la società e di onorare tutti gli impegni che ho preso, dal primo luglio comincerà un’altra storia” ha dichiarato il presidente Ghirardi. “Sono riusciti a farmi andar via dal mondo dello sport, a farmi lasciare la passione più grande della mia vita e di questo se ne devono vergognare. Io con lo sport ho chiuso, me ne torno al mio paesello” ha poi continuato  il presidente uscente nel corso di una conferenza stampa.

Rimane ora da decidere il futuro della società e scoprire come reagirà la squadra all’esclusione dalle competizioni europee, conquistate sul campo ma perse per un cavillo burocratico. Come dice un noto proverbio, giocatori caduti dalle stelle alla stalle.