Finalmente anche in Italia siamo arrivati a una svolta nell’utilizzo della cannabis a fini terapeutici.
In Emilia Romagna, negli scorsi giorni, il consiglio regionale ha votato un nuovo provvedimento sulla regolamentazione dei farmaci a base di cannabis nelle strutture sanitarie.
Con la nuova legge i farmaci a base di cannabis che fino a ieri il malato, quando riusciva a ottenere una ricetta dal medico, doveva pagare di tasca sua a prezzi salatissimi, ora saranno pagati dalla Regione.
Non si tratta di una liberalizzazione della cannabis ma, sia nei casi di somministrazione durante un ricovero, sia nell’utilizzo a casa, l’uso dei farmaci cannabinoidi dovrà rientrare “nell’ambito di un protocollo che evidenzi l’obiettivo terapeutico e la sicurezza nell’uso dei farmaci”.
Nel frattempo la regione Puglia dice sì alla coltivazione della cannabis terapeutica e alla produzione dei farmaci a base di cannabinoidi.
Oggi acquistare il farmaco dall’estero costa tra i 15 e i 20 euro al grammo contro un costo di produzione in loco stimato in 1,55. Obiettivo della legge è dunque fare in modo che anche qui come nei paesi del Nord Europa, la cannabis possa essere prodotta e venduta per fini terapeutici con un risparmio sul prezzo del medicinale per il sistema sanitario di circa dieci volte.
Speriamo di essere giunti ad una svolta in materia, nell’interesse dei malati che ne necessitano per alleviare il dolore e nell’interesse delle stesse casse della sanità.