Dopo cinque giorni](/2014/09/11/come-visitare-e-cosa-vedere-in-belgio-e-lussemburgo-in-6-giorni-iii-parte-2.html), la vacanza nei paesi del Benelux sta volgendo al termine. Prima di riprendere l’aereo, c’è ancora tempo per visitare Bruxelles, capitale del Belgio e dell’Europa. La città è molto vasta e offre molteplici spunti, per questo verranno indicati solo alcuni itinerari di visita.
6° giorno
Tornati a Bruxelles dopo il tour per Anversa, il punto di partenza per visitare la capitale è la Grand Place, in pieno centro storico. Tutta la parte vecchia della città è servita dalla metro, spostarsi non è quindi particolarmente difficile. Sulla piazza, una delle più belle di tutto il Belgio, si affaccia il municipio con il suo splendido beffroi. La torre, alta 96 metri, è stata definita “inimitabile” ed è sormontato dal gruppo di San Michele, opera di Marten van Rode del 1454. Sul lato opposto del municipio, si trova la_ Casa del re_, edificio che, malgrado il nome, non fu mai ne residenza ne ufficio reale. Il palazzo venne eretto come Broodhuis, mercato del pane. Sul piazzale si affacciano poi i vari palazzi delle corporazioni e il_ Palazzo dei duchi di Brabante_, che occupa l’intero lato est. Negli anni pari, per tre giorni a ferragosto, la Grand Place è sede del Tapis de Fleurs: un milione di begonie variopinte vengono stese sull’asfalto per creare un disegno legato ogni volta a un tema differente.
A poche centinaia di metri dalla Grand Place, all’angolo della rue de l’Etuve con la rue du Chene, si trova uno dei monumenti più conosciuti di tutto il Belgio: il manneken-pis, “il ragazzo che urina”. La piccola fontana baracca, dove l’acqua sgorga dalla statuetta del bambino, è diventata nel tempo il simbolo della città e del suo spirito di indipendenza. La statua, di gusto rinascimentale è una copia di quella originale e spesso si trova il ragazzo vestito con costumi che tradizionalmente gli vengono offerti, tanto che il suo guardaroba consiste in più di 600 capi, esposti al Museo de la Ville de Bruxelles, all’interno della Casa del re.
Abbandonata la zona della piazza è ora di dirigersi alla cattedrale di S.Michele e di San Gudula, la cui costruzione, nelle forme attuali, ebbe inizio nel 1226. A poca distanza si trova la place du Musee, il cui nome deriva proprio dal fatto che sulla piazza si trovano due dei più importanti musei della città: il Museo di Magritte e Museo reale delle belle arti del Belgio. Gli ingressi ai musei si trovano sulla vicina Place Royal ed è ben ricordare che in Belgio il giorno di chiusura della maggior parte dei musei è il lunedì. Per arrivare alla zona museale, è ben passare dalla piazza de l’Albertine: ai lati della scalinata da un parte la biblioteca reale (l’Albertine), dall’altra il futuristico Square, un cubo di vetro che ospita il Palazzo dei congressi. In mezzo l’incantevole giardino sospeso, creato nel 1958 che risalta in chiave contemporanea l’impianto dei giardini seicenteschi. Più in alto il curioso Old England, il museo degli strumenti musicali.
Da Place Royale si può giungere alla vicina Place des Palai. Qui si trova l’imponente Palazzo Reale, eretto tra il ‘700 e l’800 e trasformato in forme neoclassiche agli inizi del ‘900. Di fronte al palazzo si estende sull’antico terreno di caccia dei duchi di Brabante, per 13 ettari, il Parc de Bruxelles. La visita al centro storico si conclude con il pittoresco (seppure trasandato) quartiere di Les Marolles, in cui ci si potrà imbattere in piccoli negozi di antiquariato e murales. I graffiti sono dedicati ai fumetti, specie a Tintin, creato dal fumettista belga Herge.
Oltrepassati i grandi viali di circonvallazione che delimitano il centro storico, la visita successiva si sposta al quartiere europeo lungo Rue de la Loi e Rue Belliard. Lungo le due strade si affaccino numerose sedi e uffici di svariate istituzioni europee e soprattutto il complesso di forme semicircolari che ospita il Parlamento Europeo (foto sopra). Al termine di rue dela Loi si apre poi il parco del Cinquantenario. L’area verde e l’omonimo palazzo furono costruiti nel 1880 per celebrare il 5oesimo anniversario dell’indipendenza belga. I più intraprendenti potranno poi spingersi più a nord fino all’Atomium nei pressi dello stadio dell’Heysel. La particolare struttura, che rappresenta i 9 atomi di un cristallo di ferro, venne costruita nel 1958 in occasione dell’Esposizione universale.
Specialità gastronomiche
La guida a questi straordinari e così variopinti paesi si conclude con un’appendice culinaria. Il cibo è infatti un ingrediente fondamentale di queste realtà e il Benelux offre molti prodotti tipici. Partiamo dalle birre. In Belgio si producono più di 600 tipi di birra e tornare a casa senza averne bevuta almeno una è un vero e proprio delitto. A Bruxelles una birreria molto rinomata è il Delirium caffè (Impasse de la Fidélité 4a): oltre 2000 le marche disponibili. Per gli amanti del cibo, una ghiottoneria sono le patatine fritte, preparate un pò d’ovunque, in strada, in casa o nei ristoranti. Capitolo dolci. Il Belgio, assieme alla Svizzera, è la patria della cioccolata. Basta citare marche come Neuhaus, Côte d’Or, Leonidas e Godiva. E le Praline? Inventate proprio qui! Vi sono poi le gaufres (in francese), magari servite proprio con la cioccolata.
Saluti al Benelux!
Visitata Bruxelles, è ora di prendere la strada dell’aeroporto e tornare a casa. Se saprete gustare a fondo questi paesi, il risultato sarà una vacanza che ricorderete a lungo e con affetto. Ma non deve essere per forza un addio. Belgio e Lussemburgo sono ancora pieni di posti straordinari. E allora può essere soltanto un arrivederci :)