Valiant Hearts: The Great War
Il Gorgonauta Il Gorgonauta

Valiant Hearts: The Great War

In attesa dell’uscita del nuovo capitolo di Assassin Creed, Ubisoft ci regala una piccola chicca: Valiant Hearts: The Great War, un’avventura grafica con cinque protagonisti ambientata sul fronte occidentale della Prima Guerra Mondiale. Il titolo vuole essere un tributo, nell’anno del centenario dall’inizio della Grande Guerra, a un periodo che ha sconvolto l’europa e il mondo.

I protagonisti

Lo scoppio della guerra si abbatte come un fulmine a ciel sereno sulla tranquilla vita di Karl e della sua sua famiglia. Karl è un cittadino tedesco che ha sposato una ragazza francese e viene rispedito in patria subito dopo l’inizio del conflitto. Qui viene arruolato nell’esercito del Kaiser e  mandato a combattere contro le truppe francesi. Fra queste, ironia della sorte, c’è suo suocero, Emile, arruolato nel 150° reggimento di fanteria. Nel frattempo, nella casa di campagna dove ancora vivono la moglie e il figlio di Karl, la situazione precipita: Saint Mihiel è occupata dalle truppe tedesche.

Durante il gioco si fanno la conoscenza dei restanti protagonisti: Walt, un simpatico cane soccorso che il giocatore potrà controllare indirettamente; Freddie, un volontario americano che si è arruolato nella legione francese e Anna, figlia di Paul, un geniale scienziato francese rapito dal crudele generale crucco Barone Von Dorf che intende sfruttare il genio dell’uomo per creare terribili macchine da guerra.

Il conflitto

Valiant Hearts ripercorre il conflitto dalle sue origini: dalla battaglia della Marna a quella di Ypres, da Verdun alla disastrosa offensiva di Nivelle targata 1917. E lo fa senza risparmiare nessun orrore, dai gas che provocavano una lenta e terrificante agonia alle devastazioni provocate dalla guerra moderna. Conflitto che vede impiegate per la prima volta armi come carri armati e aerei. Senza dimenticare l’angoscia e la tristezza di chi rimaneva a casa ad aspettare notizie dei propri cari in guerra e l’insensata strategia dei generali che ha condannato migliaia di soldati. Pregevole anche la scelta di Ubisoft di incentrare il gioco sulla Prima guerra mondiale, una scelta coraggiosa e non così diffusa nell’ambiente videoludico.

valiant hearts 2

Il gioco

Il gioco si sviluppa tramite una serie di mappe orizzontali in cui il protagonista (o i protagonisti) di turno dovranno raggiungere il loro obiettivo, che sia conquistare un forte o scappare da un campo di prigionia. Il tutto risolvendo una serie di facili enigmi, tra leve, ruote e bombe a mano. Senza dimenticare di sfuggire ai gasi, ai colpi di artiglieria o alle mitragliatrici. Lo sviluppo ripetitivo delle mappe è bilanciato da un’avventura coinvolgente e toccante, imperniata da un’atmosfera di malinconia ben evidenziata anche dalla bella colonna sonora.

Nelle mappe si potranno collezionare degli oggetti (elemento che però non produrrà effetti sul gioco) e in caso di difficoltà verranno forniti degli indizi per superare gli enigmi più difficili. Alcune missioni prevedono poi l’utilizzo di veicoli come taxi e panzer o armeggiare pesanti cannoni. Sul versante celebrativo, il gioco fornisce informazioni sul conflitto e sulle vicende belliche, dalle battagli più conosciute alla vita quotidiana dei soldati in trincea.

Valiant Hearts colpisce anche per la capacità di legare lo spettatore ai protagonisti e alle loro vicissitudini essendo dei protagonisti del conflitto senza alcuna volontà di volerlo essere. Ognuno ha una propria abilità, ma soprattutto una storia da raccontare. Storie di destini incrociati, di amori e vite spezzate sullo sfondo di una guerra devastante che insegna anche i valori dell’amicizia e del sacrificio. Senza lieto fine e alcun buonismo perché la guerra è senza pietà.